L'Area Marina Protetta di Punta Campanella si prepara a fare un salto di qualità nel monitoraggio ambientale grazie all'arrivo di nuove strumentazioni hi-tech messe a disposizione dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Tra le novità spiccano due droni RTK di ultima generazione: uno equipaggiato con sensore LiDAR, l'altro con sensore multispettrale, completi di accessori e software per l'elaborazione e la gestione dei dati raccolti. Si tratta di strumenti che permetteranno di ottenere mappe ad altissima precisione e di analizzare lo stato di salute degli ecosistemi marini e costieri, rafforzando le attività di tutela in uno dei tratti più suggestivi della Penisola Sorrentina.

Nei giorni scorsi una delegazione dello staff dell'Amp Punta Campanella ha partecipato a Ventotene a un corso di formazione organizzato dal Ministero, ospite dell'Area Marina Protetta "Isole di Ventotene e Santo Stefano". Il percorso ha fornito competenze avanzate sulla gestione dei nuovi strumenti, consentendo agli operatori di familiarizzare con le tecnologie che nei prossimi mesi saranno operative lungo il litorale campano.

Liniziativa rientra in un più ampio programma nazionale, finanziato anche attraverso risorse del PNRR, che punta a potenziare il monitoraggio delle Aree Marine Protette italiane. Oltre ai droni, sono previsti:

• un servizio di monitoraggio in near real-time con dati satellitari multisensore;
• sensori wireless di prossimità installati in 11 AMP inserite nella lista ASPIM (Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea);
• ROV (veicoli subacquei a controllo remoto) capaci di operare fino a 300 metri di profondità.

Grazie a queste dotazioni, l'AMP di Punta Campanella potrà incrementare la capacità di prevenzione e risposta a criticità ambientali, migliorando la conoscenza della biodiversità e la protezione degli habitat.

Un investimento strategico che consolida il ruolo dell'area protetta come presidio di sostenibilità e laboratorio di innovazione per la salvaguardia del mare e delle coste.