Un'installazione che è al tempo stesso una costellazione, un territorio incantato in cui arte e simbolismo si intrecciano per dare forma a un continente sconosciuto. È questo il cuore di Chiari di Luna, la mostra di Gianluca Tesauro e Maria Betteghella che inaugura mercoledì 12 febbraio alle 18:00 presso la sede del FAI - Delegazione di Salerno, in via Portacatena, 50.

L'esposizione è un invito a esplorare il linguaggio della materia e della memoria, tracciando rotte immaginate attraverso ceramiche, illustrazioni, serigrafie e parole. Un viaggio che si snoda tra le suggestioni di una Costiera Amalfitana antica, dove il segno diventa mappa e l'arte si fa bussola. Sirene bicaudate, labirinti decorativi, volpi pescatrici e simboli ancestrali riaffiorano in un dialogo tra il reale e l'onirico, tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere.

Ad aprire la mostra sarà Nurye Donatoni, consulente della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte di Milano. Il percorso espositivo sarà visitabile fino al 28 febbraio ogni mercoledì e venerdì dalle 18:00 alle 20:00.

Ad arricchire l'esperienza, il FAI ha programmato tre incontri culturali. Il 14 febbraio, Matilde Romito proporrà una riflessione su "Segni e reminiscenze del passato". Il 21 febbraio, Maria e Riccardo Betteghella daranno voce al volume Chiari di Luna - Diari di bordo, che accompagna l'esposizione. Infine, il 28 febbraio, il Direttore dell'Archivio di Stato di Salerno, Salvatore Amato, terrà un intervento dal titolo "Una presenza amalfitana illustre a Salerno", a cui seguirà il finissage della mostra.

Con Chiari di Luna, Tesauro e Betteghella non si limitano a raccontare un viaggio: lo creano, lo modellano, lo rendono possibile. Un'esplorazione in cui ogni spettatore è chiamato a tracciare le proprie rotte, orientandosi tra sogno e memoria, luce e ombra, arte e visione.