Tu sei qui: Territorio e AmbienteDall'Arpac una mappa interattiva sugli scarichi lungo la fascia costiera, quattro zone “rosse” tra Maiori e Praiano
Inserito da (Maria Abate), giovedì 6 agosto 2020 11:02:41
La UO Mare dell'Arpa Campania, con il supporto dei dipartimenti provinciali di Napoli, Salerno e Caserta, ha elaborato una banca dati contenente la localizzazione e la caratterizzazione degli scarichi civili, dei relativi centri di trattamento, degli scarichi industriali e delle condotte di scarico sottomarine, censite nell'ambito delle proprie attività istituzionali. Il database è pubblicato sul portale agenziale.
Il Sistema è di facile consultazione anche per gli utenti meno esperti e rappresenta pertanto un utile strumento d'accesso alle informazioni e di identificazione delle potenziali fonti di inquinamento dell'acqua di mare. Sono stati censiti gli scarichi puntiformi che interessano la fascia costiera e convogliati in rete idrografica (diretto o verso impianti di depurazione) o provenienti da impianti industriali autorizzati, o scarichi puntiformi direttamente in mare da impianti industriali autorizzati, o apporti di contaminanti dai principali corsi d'acqua.
L'Arpa Campania ha aggiornato i dati già in possesso, che sono stati implementati in un Sistema Informativo Territoriale e pubblicati su una mappa interattiva del sito istituzionale. Il database, aggiornato a maggio 2020, è popolato da 475 elementi, riferiti agli scarichi presenti lungo la fascia costiera. Gli scarichi sono stati suddivisi in 10 tipologie differenti la cui veste grafica esprime, secondo una legenda semaforica, dal rosso al grigio, decrescenti livelli di impatto.
In Costiera Amalfitana sono quattro le zone segnate in rosso, ossia a più alto livello di impatto: tre nel Comune di Maiori e uno nel Comune di Praiano.
In particolare gli scarichi di Maiori sono inerenti allo specchio d'acqua antistante alla frazione Erchie, dove troviamo "Scarichi privi di depurazione in condotta sottomarina":
Mentre, nel Comune di Praiano vi è un "Impianto di trattamento primario con scarico di superficie" in località Vettica (LAT 40,611279 - LONG 14,520889), dove - però - sono in corso i lavori di completamento del depuratore nell'ambito del progetto "Costruzione impianto di Depurazione Consortile Praiano - Conca dei Marini - Furore".
In coerenza con la tipologia di costa e la densità di popolazione, la maggior parte degli scarichi censiti ricadono nella fascia costiera della provincia di Napoli, dove prevalgono un numero consistente di tubi di troppo pieno di impianti di sollevamento e di collettori fognari. In provincia di Caserta invece, prevalgono, in valore relativo, gli scarichi derivanti da impianti fognari privi di depurazione. Infine, lungo la costa salernitana, gli scarichi censiti sono sostanzialmente costituiti da tubi di troppo pieno da impianti di sollevamento, fiumi laghi e corsi d'acqua, scarichi da condotte sottomarine.
La creazione di questo Sistema Informativo Territoriale costituisce un punto di partenza e non certamente di arrivo, poiché si tratta di un lavoro che dovrà essere costantemente aggiornato, perfezionato ed implementato con le informazioni acquisite dai dipartimenti provinciali di Arpac attraverso le conoscenze acquisite sul territorio durante le attività di monitoraggio e controllo, con le notizie ed i dati forniti dalle amministrazioni locali e dagli Enti gestori, il tutto nell'ottica di una positiva sinergia tra istituzioni finalizzata alla tutela dell'ambiente e alla mitigazione degli impatti. Tale lavoro, ovviamente, non può comprendere l'individuazione di eventuali scarichi non autorizzati o abusivi, spesso di natura occasionale e non permanente che esigono un presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine e, in particolare, di polizia locale.
Il censimento degli scarichi a mare, quali fonti di potenziale contaminazione, trova particolare interesse e applicazione nei controlli sulla qualità delle acque di balneazione che Arpa Campania assicura ininterrottamente, con oltre 2500 prelievi, durante la stagione balneare (nel periodo 1 aprile - 30 settembre di ogni anno). Infatti, in caso di superamento dei valori limite per le acque di balneazione, le amministrazioni comunali competenti, ma anche i gestori degli impianti di depurazione, possono usufruire di questo utile strumento per individuare la possibile causa di contaminazione ed adottare le opportune e necessarie misure di rimozione.
La tempestività di azione è fondamentale per tutelare la salute dei bagnanti e la mappatura degli scarichi aiuta ad intervenire prima.
Fonte: Maiori News
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