Tu sei qui: Territorio e AmbienteDepuratore consortile a Maiori? C'è un'alternativa che eviterebbe altro cemento in Costa d'Amalfi...
Inserito da (Maria Abate), venerdì 18 settembre 2020 10:35:02
Nel dibattito elettorale che caratterizza queste amministrative a Maiori ha preso piede l'argomento depurazione. Infatti, tra i progetti dell'Amministrazione Capone c'è quello di un depuratore consortile da collocare nell'area verde in via Demanio e che comporterebbe scavi in tutta la città (seguiti da riqualificazione urbana) per poter installare condotte e turbine.
A questo progetto si oppongono gli avversari politici del Sindaco uscente, Elvira D'Amato e Salvatore Della Pace, che si dichiarano favorevoli a soluzioni meno impattanti per l'ambiente. A loro, ieri, con un approfondito video, il sindaco Antonio Capone ha risposto senza mezzi termini che non ci sono alternative al suo progetto: «La condotta sottomarina che porta i reflui fino a Salerno è un'opera non praticabile dal punto di vista tecnico, ci sono dei pareri ambientali contrari e delle autorizzazioni mancate. Quanto a una condotta sottomarina fino all'impianto di Cetara, nemmeno sarebbe possibile perché la condotta di Vietri che già accoglie i reflui di Cetara non ha la portata per raccogliere anche i nostri. Perciò, chi dice no a quest'opera, dice no allo sviluppo della nostra città».
Noi di Maiori News non ci siamo lasciati convincere e abbiamo cercato soluzioni alternative alla messa in posa di altro cemento in Costiera Amalfitana e alla condotta sottomarina fino a Salerno. Dopo qualche ricerca, siamo venuti a conoscenza del Muds, un sistema di trattamento biologico subacqueo dei reflui, che rende la sostanza organica contenuta nei reflui disponibile come fonte energetica per diverse catene trofiche marine.
E abbiamo scoperto anche che il MUDS, Brevetto Industriale che tra i partners ufficiali conta il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Università Politecnica delle Marche e l'Università di Genova, è attivo ad Atrani dal 2003.
La tecnologia M.U.D.S. (Marine Underwater Depuration System), ideata da un gruppo di imprenditori, tecnici e ricercatori universitari italiani, è uno strumento di riqualificazione e protezione dell'habitat marino, che ottimizza in modo economico la qualità del trattamento dei liquami nei Comuni costieri, proteggendo l'ambiente.
In particolare, si tratta di un reattore biologico, posato sul fondo marino e allacciato alla condotta di scarico, che favorisce una rapida riconversione della sostanza organica in Bio-Massa vivente, abbattendo la carica batterica in seguito all'azione dei micro-organismi all'interno del filtro. Inoltre, agisce come un FAD (Fish Aggregating Device) concentrando il pesce, favorendone la riproduzione e proteggendo i giovanili, supportando così l'incremento della Biodiversità tra le specie marine e contrastando il fenomeno dell'eutrofizzazione dei fondali.
Una tecnologia, dunque, che oltre ad avere un impatto minimo sull'ambiente, abbatterebbe anche i costi della depurazione. Ebbene, una soluzione c'è...
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Fonte: Maiori News
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