Tu sei qui: Territorio e AmbienteIl TGR Campania dedica un servizio al dissesto idrogeologico in Costa d'Amalfi /VIDEO
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 17 novembre 2022 11:35:05
«Se la guardo come turista sono incantato, se la guardo come geologo sono terrorizzato». Con questa breve ma efficace osservazione il geologo Lucio Amato, intervistato dal TG Regionale, ha sintetizzato il fenomeno del rischio idrogeologico in Costiera Amalfitana.
L'inviata Francesca Ghidini, in un servizio andato in onda questa mattina alle 7.50 su Rai Tre, ha fatto un excursus del problema partendo da Scala, dove in questi giorni sono in atto i lavori, diretti dal Responsabile dell'Ufficio Tecnico Giuseppe Pagano, per il ripristino della funzionalità delle briglie a pettine e frangicolata poste lungo l'alveo del torrente Dragone nel vallone di Santa Caterina. «Questi tipi di interventi sono importanti, sarebbe poco intelligente non capire che il territorio deve essere curato e manutenuto ogni giorno», ha dichiarato il sindaco Luigi Mansi.
Poi le telecamere sono passate ad Atrani, dove c'è la foce del torrente: qui è il consigliere comunale Gustavo Lauritano l'incaricato a controllare la presenza di rami o tronchi nelle briglie in modo da ripulirle.
Il sindaco Luciano Laderchi De Rosa ha spiegato che dalla terribile alluvione del 2010, quando perse la vita la giovane Francesca Mansi, è stato adottato «un piano di protezione civile che prevede vie di fuga, allarmi. Appena la Regione ci avvisa di un'allerta gialla, arancione o rossa, scattano tre diversi protocolli di cui la popolazione è informata».
L'ultima tappa del servizio è Amalfi, dove la frana che nel 2021 ha spezzato in due la SS163 ha lasciato il segno. Nove i costoni rocciosi da mettere in sicurezza e per cui sono in attesa i finanziamenti, ma i tempi della burocrazia sembrano infiniti. «Per l'approvazione di un progetto esecutivo di messa in sicurezza di un costone sono necessari anche cinque anni. Decisamente troppo, avremmo bisogno di cercare di velocizzare perché è in gioco la pubblica e privata incolumità», ha commentato il sindaco Daniele Milano.
Ma il problema non è solo la Costiera Amalfitana: Legambiente ha stimato che in Campania 91 comuni su 100 sono a rischio idrogeologico, in maggioranza in provincia di Salerno. «La Costa d'Amalfi è la zona più fragile: è un paese dai piedi d'argilla che richiede controlli quotidiani e interventi costanti», ha confermato il presidente Michele Buonomo.
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Fonte: Il Vescovado
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