Tu sei qui: Territorio e AmbienteIng. La Mura annuncia dimissioni da Miramare Service, Sindacati scrivono al SAD “Costa d’Amalfi” per «superare le criticità»
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 25 marzo 2024 09:43:26
Le Segreterie Territoriali di FP CGIL, FIAL e ULSSA hanno inoltrato una missiva ai Comuni Componenti l'Assemblea dei Soci della Miramare Service Srl, al Presidente del SAD "Costa D'Amalfi" Andrea Reale, ma anche alla Prefettura di Salerno, alla Regione Campania e alla Procura Generale della Corte dei Conti in merito alle recenti problematiche inerenti la gestione intercomunale dei rifiuti in Costiera Amalfitana.
I sindacalisti Erasmo Venosi, Domenico Merolla e Gennaro Scarano chiedono ai Sindaci dei Comuni del SAD "Costa D'Amalfi" di «non disperdere il grande patrimonio della società Miramare» e all'EdA Salerno«di valutare ogni percorso di confronto istituzionale con tutti gli attori istituzionali coinvolti, per verificare la possibilità di superare le criticità che hanno portato alle dimissioni dell'Amministratore Unico della Miramare Service Srl».
Nei giorni scorsi, infatti, l'ing. Carmine La Mura avrebbe rappresentato ai Sindaci dei Comuni soci la sua intenzione di rimettere il suo mandato nella prossima Assemblea dei Soci.
A breve il SAD Costa d'Amalfi dovrà pronunciarsi sulla forma di gestione del sistema di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani e i sindacati FP CGIL, FIAL e ULSSA ritengono che la Miramare Service «oggi, presenta tutte le caratteristiche, e possiede tutti i requisiti di solidità economica e finanziaria, di pianta organica, di mezzi e attrezzature, per essere utilizzata, senza necessità di gare» a tal fine.
Secondo i sindacalisti Venosi, Merolla e Scarano, «il mancato utilizzo di questa società pubblica, nei modi e nelle forme giuridiche sancite dalla legge regionale succitata, nella gestione del servizio unico di igiene urbana, andrebbe a determinare la trasformazione dello status giuridico dei lavoratori dell'igiene urbana da "pubblico" a "privato; i mancati benefici per i cittadini-utenti del SAD derivanti da eventuali riduzioni della tariffa; il mancato controllo del canone del servizio da parte degli amministratori comunali; il mancato controllo di "natura pubblica" di un "servizio pubblico essenziale" da sempre attenzionato dagli Organi di Controllo Giudiziario per la delicatezza delle dinamiche gestionali».
Per questi motivi, le sigle sindacali chiedono inoltre alla Regione Campania «di utilizzare il proprio potere di indirizzo per fornire ogni utile strumento affinché la posizione di pochi comuni non possa compromettere quella di molti che sono orientati alla salvaguardia delle società a controllo pubblico virtuose», alla Prefettura e alla Procura Generale della Corte dei Conti «di vigilare affinché ogni scelta che si andrà a compiere sia sempre orientata al contenimento dei costi ed al rispetto della legalità, che impattano sulla collettività».
Fonte: Maiori News
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