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Il dato emerge dal rapporto di Legambiente sui "Comuni Ricicloni", che celebra i venti anni di progressi nella gestione dei rifiuti.

Legambiente, “Comuni Ricicloni”: Cava de' Tirreni raggiunge il 67,6% di raccolta differenziata

Cava de' Tirreni, con una popolazione di 50.191 abitanti, ha ottenuto il 67,6% di raccolta differenziata, superando di poco il limite di legge del 65%

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 12 dicembre 2024 11:24:25

Cava de' Tirreni, con i suoi 50.191 abitanti, ha raggiunto un importante traguardo: il 67,6% di raccolta differenziata, come rivelato nel rapporto di Legambiente sui "Comuni Ricicloni", giunto alla ventesima edizione.

Il comune che ha raggiunto il risultato più eccellente in provincia di Salerno è Morigerati, con una raccolta differenziata del 100%, anche se con una popolazione di appena 597 abitanti.

La Campania, in generale, ha fatto notevoli progressi negli ultimi venti anni: dal 2004 al 2023, il numero di Comuni Ricicloni è aumentato drasticamente, passando da 69 a 323, con un incremento del 368%. Questo trend ha contribuito a migliorare la media regionale della raccolta differenziata, che è passata dall'11% del 2003 al 57% nel 2023, con un aumento del 418%.

Nel 2023, sono stati registrati 117 Comuni Rifiuti Free, dove la raccolta differenziata supera il 65% e ogni cittadino produce al massimo 75 kg di rifiuti indifferenziati all'anno. Tra questi, la provincia di Salerno spicca con il 41% di Comuni Free, seguita da Benevento con il 33%. L'impegno della regione ha portato alla creazione di un settore economico strategico legato alla gestione dei rifiuti, che sta dando ottimi risultati anche sul piano occupazionale e ha saputo adattarsi ai cambiamenti imposti dalle normative europee sull'economia circolare.

Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, ha commentato i venti anni di impegno dei Comuni Ricicloni, sottolineando i notevoli progressi fatti, ma anche la necessità di un maggiore impegno per quei comuni che non sono ancora riusciti a raggiungere la soglia del 65%. Tra questi, Napoli continua a lottare con un ritardo storico nella gestione dei rifiuti, per cui è urgente un piano dedicato per accelerare il cambiamento. "Un viaggio che ci restituisce un'immagine di cambiamento - ha detto - nella gestione dei rifiuti, ma che ci fa riflettere anche su quanto ancora ci sia da fare per mantenere il risultato raggiunto e per superare lo stallo evidenziato dal lentissimo incremento della percentuale della media di raccolta differenziata regionale negli ultimi 8 anni. C'è un bisogno fondamentale di impegno di quelle amministrazioni che ancora non riescono a raggiungere la percentuale del 65% a partire dalla città di Napoli, dove negli ultimi anni si sta lavorando al recupero di un ritardo atavico in cui purtroppo si fatica ancora a percepire il cambiamento. Servirebbe un piano puntuale dedicato a questi comuni con una regia regionale per sbloccare i territori che in questi anni hanno fatto poco o niente e che ormai davvero non hanno più alibi. Passaggio fondamentale - conclude Mariateresa Imparato - per rafforzare il tessuto industriale dedicato che in Campania è diventato negli anni un settore economico strategico che vanta importanti primati, anche occupazionali, e che ha gestito in maniera lungimirante il cambio del quadro normativo europeo che vede nell'economia circolare l'unica strada per una gestione ottimale e sostenibile degli scarti e per il fabbisogno di materiali".

Inoltre, Legambiente ha presentato i piani futuri per migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti in Campania, tra cui la costruzione di 13 nuovi impianti per il trattamento della frazione organica dei rifiuti, con un investimento di 273 milioni di euro provenienti da fondi europei. Questi impianti sono essenziali per garantire il successo del sistema di raccolta differenziata a lungo termine e per supportare una transizione verso un modello economico più sostenibile.

In questo contesto, Cava de' Tirreni si inserisce come esempio positivo di buona gestione, contribuendo a fare della provincia di Salerno la più virtuosa della Campania per la raccolta differenziata. Tuttavia, l'analisi di Legambiente invita a non abbassare la guardia e a continuare su questa strada, per consolidare i risultati ottenuti e affrontare le sfide future in maniera sempre più efficace.

Fonte: Il Portico

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