Tu sei qui: Territorio e Ambiente«Magnate ‘o limone»: oggi il “Sorrento Pride” contro ogni forma di discriminazione, si parte da Piazza Lauro
Inserito da (Maria Abate), sabato 14 settembre 2019 09:25:13
«La violenza nasce dal disconoscimento della complessità, dal tentativo di normalizzare qualunque fenomeno appaia anomalo, dal mettere un confine tra ciò che è comune e ciò che si percepisce come fuori dalla norma. Il nostro obiettivo è dunque dar vita a un'apertura, mostrare quanto le differenze non rappresentino una minaccia, bensì un'opportunità, una ricchezza, non un confine ma una frontiera da attraversare», questo il messaggio degli organizzatori del "Sorrento Pride" che si terrà oggi, 14 settembre, nonostante le polemiche.
«Il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo ha appoggiato in pieno il Pride. Però è importante che scenda in strada con noi. Lo aspettiamo al corteo», a dirlo è Antonello Sannino, membro della commissione pari opportunità del Comune di Vico Equense ed ex presidente Arcigay Napoli, a margine dell'incontro "Diritti alla meta. Legge contro l'omotransfobia" che si è tenuto lo scorso 10 settembre a Vico Equense in preparazione al corteo.
Punto di partenza, alle ore 15:30, sarà Piazza Lauro, dalla quale il corteo partirà alle 17 per poi fare tappe a Via Correale, Via Aniello Califano, Via Bernardino Rota, Viale Nizza, Corso Italia, Piazza Tasso e Piazza Veniero, con arrivo previsto alle 19. La festa prosegue al Plan B exclusive club di Castellammare di Stabia, in Via Ripuaria 53, con il "Lemoned Pride" (Dj resident Luigi D'Andrea, Guest Valerio Russo, Voice Baby Queen). Il motto del Sorrento Pride, infatti è "Magnate ‘o limone", espressione napoletana ironica, utilizzata per dire a qualcuno di accettare la realtà, anche se appare scomoda. L'evento non si concentra soltanto sulla comunità LGBT+, ma punta anche ad abbattere il razzismo e tutti gli stereotipi che ancora attanagliano la società.
«Scendo in piazza come persona appartenente alla comunità gay e trans napoletana, ma anche come simbolo di una rivoluzione - racconta Rosa Rubino, madrina del Sorrento Pride -. Una rivoluzione che non parla solo alla comunità LGBT, ma parla a tutti e che si può riassumere in una sola parola: speranza. Chi ha speranza è un rivoluzionario. Tutti abbiamo un'occasione, diverso è capire se abbiamo il coraggio di percorrere la strada che ci porta ad afferrarla. È importante studiare per emanciparsi, lottare per avere un lavoro che ci dia dignità. Nei quarant'anni che ho vissuto per strada mi sentivo una persona senza voce, ma non ho mai perso la speranza. Con lo studio e con il lavoro sono riuscita a rinascere dalla morte sociale».
«Siamo stati osteggiati da commercianti della città, ma noi rispondiamo con amore e con i colori dell'arcobaleno», afferma Daniela Lourdes Falanga, transessuale figlia di un boss -, che sottolinea anche l'importanza e l'urgenza di fare una legge regionale contro l'omotransfobia. «Darebbe l'ooportunità a chi si occupa di tutelare i diritti della comunità LGBT di attivarsi in maniera significativa. Ad esempio in Italia c'è un solo centro di accoglienza ed è troppo poco».
Fonte: Positano Notizie
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