Tu sei qui: Territorio e AmbientePiscina di Cava de'Tirreni: al via corsi di nuoto neonatale e ginnastica pre-parto
Inserito da (redazioneip), mercoledì 12 settembre 2018 11:15:42
Il neo direttore tecnico Giuseppe Fasano aveva annunciato già qualche settimana fa grandi novità presso la piscina comunale di Cava de'Tirreni con l'apertura di nuovi ed esclusivi corsi sportivi. Promessa mantenuta. Da questa settimana, infatti, e per tutta la durata della stagione sportiva 2018-19 sono attivi i corsi di ginnastica acquatica pre-parto, rivolto alle donne in attesa (dal quarto mese di gravidanza), e di nuoto neonatale, per i bambini 0-3 anni.
Le strutture del Gruppo Acquachiara sono tra le pochissime e privilegiate, sull'intero territorio nazionale, a disporre di personale tecnico brevettato (istruttori federali) ed attrezzature specializzate per l'organizzazione di corsi di nuoto neonatale.
Praticare attività fisica in gravidanza aiuta ad affrontare con maggiore agilità le fatiche del parto e a prevenire i disturbi più comuni che spesso affliggono le mamme come lombalgia, crampi muscolari, ipertensione. Praticarla in acqua, poi, è particolarmente vantaggiosa in quanto:
Lo scopo del corso pre-parto è proprio di permettere alle mamme di restare in forma in maniera rilassante e poco faticosa, migliorando la loro propriocezione e il loro benessere psicofisico.
Lo scopo del nuoto neonatale, chiaramente, non è quello di insegnare ai piccoli i segreti degli stili e le tecniche di nuoto più raffinate, ma prolungare nel bambino il piacere dello stare ancora nell'acqua, muovendosi in un ambiente che gli è familiare e progredendo man mano verso la completa autonomia dei movimenti. Si lavora, quindi, sulla motricità e non sulla tecnica di movimento per educare il piacere del corpo attraverso la scoperta di sé: non si tratta, perciò, di un precoce avviamento al nuoto, ma di un'esperienza piacevole attraverso la quale migliorare lo sviluppo psico-motorio del neonato sfruttando l'ambiente acqua come fonte di stimolo per la crescita.
La paura dell'acqua è direttamente proporzionale a quanto tempo il bambino ne è stato lontano. dalla nascita fino ai 9-10 mesi è forte la presenza in lui del riflesso d'apnea, lo stimolo che non coscientemente chiude la glottide (che separa l'esofago dalla trachea) e gli permette di non ingerire acqua quando viene immerso.
Stimolare questo riflesso significa aiutare il neonato a non perdere uno stimolo ancestrale ed evitargli il trauma della vita fuori dall'acqua ricreando un ambientazione paragonabile al liquido amniotico dove ha vissuto per 9 mesi.
Se guardiamo ai vantaggi fisici, si possono utilizzare diversi muscoli in acqua (non a caso, lo sport più completo per eccellenza), e data la componente di riduzione del peso corporeo, il bambino si sentirà più a suo agio a compiere alcuni movimenti; questo lo porterà ad un'acquisizione più celere delle abilità motorie.
Nel nuoto neonatale non è richiesta alcuna abilità specifica; il bambino sarà stimolato nell'equilibrio, nell'orientamento, nell'agilità, nell'appetito e nel sonno.
Fonte: Il Portico
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