Tu sei qui: Territorio e AmbienteQuesta mattina ad Amalfi, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli assieme al Corpo Palombari della Marina Militare si immergeranno per pulire i fondali
Inserito da (Admin), sabato 18 marzo 2023 07:03:43
Questa mattina, sabato 18 Marzo, i ragazzi dell'Area Penale di Napoli, divenuti sub tramite il progetto Bust Busters si immergeranno nelle acque di Amalfi accompagnati dai Palombari della Marina Militare.
Con loro i nuovi studenti del percorso formativo "Bust Busters" che invece saranno impegnati in superficie con la rete di volontari di Archeoclub D'Italia.
Nelle acque di Amalfi i mezzi della Marina Militare e del Corpo Militare dell'Ordine di Malta.
Inizio operazioni alle ore 9 presso Area Porto. A seguire la mostra sui 90 anni dei Palombari della Marina, presso l'Arsenale di Amalfi con inaugurazione alle ore 12.30 presso il Museo della Bussola.
Un evento nell'evento che unirà ambiente e patrimonio culturale nel cuore della Costiera Amalfitana.
L'Ammiraglio di Squadra e comandate logistico della Marina Militare, Salvatore Vitiello ha dichiarato: "La Marina Militare ha recentemente firmato con il Dipartimento di Giustizia Minorile un accordo di collaborazione che trova la sua prima applicazione pratica proprio a Napoli. C'è un accordo, infatti, tra Comando Logistico e il Centro di Giustizia Minorile per la Campania che prevede la formazione e il recupero di ragazzi dell'area penale di Napoli e il progetto "Bust Busters" ne rappresenta un esempio concreto. Oggi le operazioni si svolgeranno ad Amalfi. L'occasione, inoltre, ci consentirà di celebrare, nello storico Arsenale della Repubblica marinara, la ricorrenza dei 90 anni della costituzione dei Palombari della Marina Militare, attraverso uno stand espositivo a cura del Nucleo Sdai di Napoli. Un evento nell'evento che rafforza la sinergia istituzionale tra la Marina Militare e le istituzioni sul territorio".
Giuseppe Centomani, (Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania) : "Bust Busters è un progetto complesso per essere all'altezza della complessità delle condizioni di partenza di questi ragazzi. Non è solo un percorso formativo, professionalizzante ma è anche un'esperienza umana relazionale con una forte caratura pedagogica".
Quest'oggi, per la prima volta in assoluto, saranno i ragazzi dell'Area Penale di Napoli, ad immergersi nelle acque di Amalfi per conoscerne i fondali e contribuire a supporto della rete di volontari, alla tutela del patrimonio ambientale. E mentre i ragazzi divenuti sub, grazie al progetto Bust Busters messo in campo dal Dipartimento di Giustizia Minorile della Campania, Archeoclub D'Italia, MareNostrum, Marina Militare, Corpo Militare dell'Ordine di Malta, raggiungeranno i fondali per pulirli, altri ragazzi ed esattamente i nuovi studenti del nuovo corso formativo "Bust Busters" provvederanno a mettere in campo l'azione in superfice.
Il Comune di Amalfi resta in prima linea sulla tutela del mare e dei mari! Così l'Assessore all'Ambiente e Igiene, Educazione ambientale ed ecologia del Comune di Amalfi, Ilaria Cuomo in una nota:"Dopo il successo della precedente esperienza dello scorso ottobre, siamo molto felici di aderire a questa iniziativa. Si amplia la rete di Istituzioni e Associazioni a difesa dell'ambiente, questa volta con un duplice valore: proteggiamo il nostro mare, creiamo esperienze virtuose, ma soprattutto offriamo un segnale di speranza ai giovani che, attraverso l'amore per il mare, hanno l'opportunità di costruire il proprio futuro attraverso azioni di recupero, socializzazione e integrazione a fronte delle restrizioni della giustizia minorile. Insieme a loro collaboreranno all'operazione di pulizia anche i nostri giovani amalfitani. Amalfi, inoltre, ha spalancato le porte dell'Antico Arsenale della Repubblica, sede del Museo della Bussola e del Ducato Marinaro che, eccezionalmente, ospiterà la mostra dedicata ai 90 anni della nascita dei palombari della Marina Militare".
"Bust Busters è un progetto complesso per essere all'altezza della complessità delle condizioni di partenza di questi ragazzi. Non è solo un percorso formativo, professionalizzante - ha dichiarato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania - ma è anche un'esperienza umana relazionale con una forte caratura pedagogica, condotta da educatori assistenti sociali e volontari in una logica sistemica di ottimizzazione delle risorse e delle competenze. Non mira ad addestrare i ragazzi a delle mansioni tecniche ma intende far seguire e a far scoprire ai ragazzi delle dimensioni esterne che non conoscono: il mare, il concetto di eco - sistema, la necessità di impegnarsi per proteggerlo. E come dimensioni interne: le proprie capacità di vivere e lavorare in mare".
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Fonte: Il Vescovado
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