Tu sei qui: Territorio e AmbienteRifiuti pericolosi abbandonati a Positano: per settimane sotto gli occhi di tutti
Inserito da (Admin), sabato 3 maggio 2025 15:51:05
È grazie all’occhio attento di Daniele Esposito, cittadino attivo e attento alla tutela del territorio, se qualche giorno fa è stata raccontata una situazione che merita una denuncia pubblica. Attraverso una serie di fotografie pubblicate sui social, Esposito ha documentato la presenza di rifiuti speciali e materiali pericolosi abbandonati lungo una strada di Positano, sotto una parete rocciosa che costeggia un canale di scolo, in un punto delicato anche a livello idrogeologico.
Il primo scatto risale a prima del 13 aprile. E da allora, nonostante le segnalazioni implicite e il passaggio di centinaia di cittadini, quei rifiuti sono ancora lì. Si tratta di colonne spezzate, pezzi di cemento, legno, plastica, materiali edilizi, il tutto in una zona dove anche un piccolo ingombro può trasformarsi in un pericolo per la sicurezza pubblica.
Gli operatori ecologici, come previsto dalla prassi, avranno sicuramente segnalato l'impossibilità di raccogliere tali rifiuti, non rientrando nella loro competenza. Tuttavia, resta il fatto che - dopo settimane e diverse piogge - quel materiale giaceva (alla data del post, 28 aprile 2025, ndr) ancora nello stesso punto, in una zona dove, come sappiamo, l'acqua piovana può trascinare detriti fino a valle.
La domanda, allora, è lecita: com'è possibile che nessuno abbia ancora rimosso questi rifiuti? Come è possibile non essere riusciti a risalire al responsabile, considerando il tipo specifico di materiale e la presenza di videocamere nella zona?
Non si tratta di un semplice sacchetto dimenticato, ma di rifiuti pericolosi, ingombranti e lasciati in un luogo di passaggio, creando potenziali rischi per la collettività. La tolleranza, quando si traduce in pericolo per l’incolumità pubblica, non è più accettabile.
Daniele Esposito, nella sua denuncia pubblica, ci ricorda anche un altro punto fondamentale: cosa stiamo insegnando ai nostri bambini nelle scuole quando parliamo di educazione alla cittadinanza? Il rispetto delle regole va dimostrato con i fatti, non solo con le parole.
Confidiamo che questi rifiuti speciali siano stati rimossi, ma condanniamo fermamente chi, abbandonando questi materiali inquinanti, si è macchiato di un simile crimine contro l'ambiente.
Fonte: Positano Notizie
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