Tu sei qui: Territorio e AmbienteTeatro: una compagnia di giovani emergenti conquista Cava de' Tirreni
Inserito da (Redazione), martedì 21 maggio 2019 12:42:08
di Angela Vitaliano
Sold-out al Teatro Piccolo di Cava de' Tirreni, domenica 12 maggio scorso, per lo spettacolo teatrale ''Una calda notte a Napoli'', regia di Antonio Coppola e Mario Odato, testo che si ispira a ''Notturno di donna con ospiti'' di Annibale Ruccello, autore morto troppo presto, che appartiene a quella schiera di giovani attori che hanno dato alla drammaturgia napoletana un nuovo corso dopo la morte di Eduardo. Il linguaggio che usa è quello della strada, della povera gente che vive un'esistenza fatta di solitudine e di amara rassegnazione.
La compagnia ArteAllaRibalta con Mario Odato, Antonio Coppola, Ester Tortora, Federica Coppola, Giuseppe Cardamone, coadiuvati dalla preziosissima Carolina Damiani, hanno dato una alta prova di professionalità nel cimentarsi in un testo di non facile lettura. Solitudine, incomunicabilità, insoddisfazione, rapporti non felici, un maggiore attaccamento alla figura del padre, aspettative deluse, sensi di colpa, questo è Adriana, casalinga degli anni sessanta che vede anche la maternità come un mezzo per sopravvivere ma non come crescita personale.
Bravissimi gli attori che hanno recitato con tanta verità. Ester Tortora è stata un'Adriana a volte esilarante e a volte di una travolgente emotività che ha colpito il cuore degli spettatori; Giuseppe Cardamone, eclettico nelle vesti della mamma di Adriana e in quelle dell'ex fidanzato, Sandro; Mario Odato, Arturo, il fatuo marito di Rosanna tradito costantemente, ma anche l'uomo facciata, quello della televisione, visto da Adriana come un essere superiore di cui vantarsi con le amiche; Antonio Coppola Michele, il marito rude, Federica Coppola, Rossana l'amica d'infanzia donna cinica e priva di tatto, l'opposto di Adriana. L'intensità delle emozioni sul viso di Ester Tortora, dalla sottomissione alla follia più orribile che è sfociata nel drammatico epilogo, è arrivata al cuore dei presenti. Bravi i registi che hanno scelto un testo che ha evidenziato una realtà cruda ed attuale.
I commenti del pubblico sono stati entusiastici ed hanno continuato sui social, rendendo così la prova che anche il teatro ''dopo Eduardo'' parla al cuore della gente, che vuole sì ridere, ma non solo. Cultura è anche il teatro della verità, delle emozioni.
Fonte: Il Portico
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