Tu sei qui: Territorio e AmbienteZTL e digital divide: a Ravello scoppia il caos
Inserito da (Admin), mercoledì 23 aprile 2025 22:33:55
di Secondo Amalfitano
Paese in subbuglio e nel caos a causa di un nuovo dispositivo tardivo e di difficile attuazione per regolamentare la sosta e le zone a traffico limitato, per di più con la stagione turistica già partita e con tutte le strutture aperte per le festività Pasquali.
Il nuovo piano traffico e i relativi permessi per la sosta ed il transito di auto e moto sono partiti con estremo ritardo e con modalità a dir poco "complesse": era possibile richiedere ed ottenere i permessi solo dal 2 al 12 aprile scorso ed esclusivamente per via telematica, dopo di che sarebbero scattati i controlli e le sanzioni.
I malcapitati cittadini ravellesi si sono trovati impreparati a dover "lottare" con una applicazione che ha creato non pochi problemi alla quasi totalità degli utenti, e centinaia di tentativi sono miseramente falliti, respinti dal sistema; impossibile avere aiuto, notizie e chiarimenti dai Vigili e dagli Ausiliari del traffico, i quali rispondevano, "di essere impotenti perché non assegnati a quel servizio". Ovviamente l'Amministrazione, travolta da una valanga di problemi e difficoltà, è stata costretta a correre ai ripari spostando il termine ultimo al 30 aprile e aprendo frettolosamente due sportelli dedicati sia pure con orari ridotti e frammentati.
Non vogliamo fare polemica, ma ci chiediamo come è possibile varare un piano di questa portata ad Aprile dopo cinque mesi abbondanti di letargo del traffico, e senza minimamente tener conto del "Digital Divide"; tutti dovrebbero sapere che il divario digitale è l'equivalente dell'analfabetismo del secolo scorso; se poi si deve utilizzare anche ad un applicativo che non è il top della navigazione logica, intuitiva e facile, per pronosticare il flop ed il conseguente caos non servivano di certo gli indovini.
Vi ricordate i telefonini di qualche decennio fa? Si vendevano con manuali d'uso che richiedevano giornate di studio e di esercizio prima che si riuscisse ad accendere e far funzionare il telefono; oggi nessun manuale d'uso accompagna il cellulare; qualcuno ha capito che dovevano essere i produttori dei telefoni a studiare di più per costruire telefoni che funzionassero con semplici procedure basate su logica ed intuito, è grazie a questo che finanche i bambini riescono a fare mirabilie con un telefonino in mano; questo concetto è ancora più indispensabile se parliamo di servizi pubblici e non di semplici optional. Riteniamo che chi eroga servizi pubblici ha l'obbligo di semplificare al massimo la vita ai cittadini, anche facendo ricorso alla semplice autocertificazione che è prevista dal nostro ordinamento; riteniamo che i servizi telematici nella Pubblica Amministrazione debbano essere integrativi e non sostitutivi di quelli ordinari, in sintesi l'informatica e l'innovazione tecnologica devono facilitare la vita ai cittadini e non complicarla; in ogni caso alcune richieste ci sembrano vessatorie e ridondanti, compreso l'obbligo di un contributo di 10 euro, tenuto conto che il cittadino non riceverà neppure il classico adesivo da incollare al cruscotto, ma dovrà autonomamente stamparsi il permesso cartaceo da esporre, per vigili, ausiliari del traffico e, perché no, per i turisti che oltre al panorama e ai monumenti, potranno ammirare la nostra organizzazione.
Saremo curiosi di verificare quanto tempo impiegheranno gli accertatori del traffico per controllare ciascuna auto nelle aree di sosta, dovendo leggere e verificare fogli A4 magari sbiaditi dal sole, spiegazzati o poco visibili perché scivolati e/o capovolti.
Dovendo assolutamente escludere la espressa volontà di Amministratori e/o Dirigenti di avere deciso deliberatamente di tartassare i cittadini e creare caos, ci restano solo interrogativi senza risposte: perché tutto questo? Perché non farlo nei mesi di "fermo biologico" della Costiera? Perché non aiutare i cittadini a vivere meglio nel nostro paese?
Fonte: Il Vescovado
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