di Giovanni Bovino

«L'artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza lavoro (Émile Zola)». Lo sa bene Frederic Zoungla, giovane e talentuoso ballerino di Ravello protagonista, in questi giorni, alla decima edizione di Italia's Got Talent, il noto programma televisivo in onda su Sky Uno.

Grazie alla borsa si studio vinta durante il "Premio Choreographers" a cui la Scuola di Danza di Ravello diretta da Clelia Giacco ha partecipato nello scorso anno accademico, Frederic, che ha la danza nel sangue, ha frequentato una Summer School presso il prestigioso Creative Cultural Centre di New York, per poi continuare la sua carriera entrando a far parte della compagnia "Opus Ballet" di Firenze.

La compagnia, nata nel 1999 e diretta da Rosanna Brocanello fin dalla fondazione, è a tutt'oggi costituita da un nucleo stabile di danzatori professionisti, che provengono da varie parti d'Italia e da diversi paesi nel mondo.

Insieme ad altri 5 ballerini, Zoungla, cresciuto a pane e danza tra il bar di nonno Alfonso Calce e la piazza Vescovado dove ha mosso i primi passi, ha portato sul palco di Italia's Got Talent una coreografia molto intensa, raccontando l'amore che diventa ossessione, sulle note di Every breath you take di Sting.

Una rappresentazione per dire basta alla violenza sulle donne. Standing ovation dallo platea e dai giudici - Joe Bastianich, Frank Matano, Mara Maionchi e Federica Pellegrini -, che ha dato al gruppo 4 sì. «La vostra coreografia era sia violenta sia elegantissima, che è quasi un ossimoro. Bravissimi», ha commentato Matano, mentre la pagina social ufficiale di Italia's Got Talent ha elogiato così il gruppo fiorentino: «La Compagnia Opus Ballet ha portato in scena un balletto delicato e violento al tempo stesso, per un messaggio ancora importantissimo».

Parole che testimoniano il forte impatto che la compagnia di ballerini, e lo stesso Zoungla, ha lasciato sul palco del noto programma di Sky Uno.

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