Tu sei qui: Attualità«Fermiamo il criminale Netanyahu»: la denuncia dell’ANPI
Inserito da (Admin), mercoledì 7 maggio 2025 18:43:53
L'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) ha diffuso un manifesto di dura condanna contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, responsabile di una «politica di sterminio» della popolazione civile palestinese. L'appello chiama il governo italiano a rompere ogni complicità con Israele e a riconoscere lo Stato libero di Palestina. Di seguito, il testo completo del manifesto.
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FERMIAMO IL CRIMINALE NETANYAHU
NO AL PIANO DI PULIZIA ETNICA DI GAZA, DI CONCENTRAMENTO ED ESPULSIONE DEI PALESTINESI, DI ANNESSIONE DELLA LORO TERRA!
Questo piano, approvato nella notte tra domenica e lunedì dal parlamento israeliano, attenderebbe per il suo dispiegamento solo la visita di Trump in Medio Oriente dal 13 al 16 maggio ed interviene in una drammatica catastrofe umanitaria che già minaccia la vita di centinaia di migliaia di persone.
Dal 2 marzo scorso infatti, mentre minaccia la Siria, il Libano, lo Yemen e l’Iran, il governo israeliano ha completamente bloccato l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, alle cui porte attendono oltre tremila tir con medicinali, alimentari ed acqua. Usare la fame e la sete come armi di guerra non solo è una violazione del diritto internazionale, ma rappresenta una politica di sterminio della popolazione civile. Intanto prosegue la violenza omicida e le espropriazioni dei coloni in Cisgiordania spalleggiati dall’esercito.
Il governo italiano non può più tacere e proseguire nella propria complicità con il governo di Israele, al quale continua a fornire armi, col quale continua a collaborare economicamente nonostante la violazione dei diritti umani fondamentali, col quale ha un accordo per la sottrazione del gas palestinese al largo di Gaza, al quale non ha applicato alcuna pur minima sanzione. Il governo italiano non ha votato negli organismi internazionali il cessate il fuoco.
FERMARE LE STRAGI! FERMARE L’AGGRESSIONE!
L’unica soluzione è il riconoscimento dell’autodeterminazione del popolo palestinese, per due popoli in due Stati.
IL GOVERNO CONVOCHI IMMEDIATAMENTE L’AMBASCIATORE ISRAELIANO PER:
il blocco di ogni piano di annessione
il blocco di ogni collaborazione militare e commerciale
la riapertura del valico di Rafah agli aiuti umanitari
il ritiro dai territori occupati
il rispetto delle decisioni della Corte Penale Internazionale
e della Corte Internazionale di Giustizia.
PER LO STATO LIBERO DI PALESTINA
A.N.P.I. - ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
Fonte: Il Vescovado
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