Tu sei qui: AttualitàLa cortina fumogena
Inserito da Antonio Schiavo (redazionelda), giovedì 30 luglio 2015 16:48:15
di Antonio Schiavo
Pensate solo per un attimo: se l'incendio di vaste dimensioni che si è sviluppato a Civita, si fosse verificato sabato scorso:
Meglio prenderla a ridere perché se solo si volesse riflettere su come stiamo ammazzando il nostro splendido territorio, senza che nessuno alzi un dito per la sua salvaguardia, ci sarebbe da piangere amaramente.
Un territorio aggredito e vilipeso di cui ci si ricorda quando c'è da vestirsi di penne di pavone per un vernissage o una intervista a favore di telecamera, massacrato da abusi edilizilasciato nella più completa incuria, anche alla mercè di piromani, lesinando il danaro necessario per la sua tutela mentre si sprecano milioni per le smanie di protagonismo e visibilità del papavero di turno (e non parlo di Mr. Smith che dei suoi soldi può farne l'uso che vuole).
Diciamocela tutta: praticamente Ravello, nel pieno della stagione turistica, rischia in casi del genere di rimanere isolata. Non so più nemmeno quanti anni sono che la strada del valico di Chiunzi è interdetta formalmente al traffico, i costoni continuano a vomitare pomice ad ogni acquazzone,il fondo stradale è simile ad un piano scivoloso da raccomandarti a Qualcuno lassù quando lo percorri (a tuo rischio).
L'altra arteria che collega il nostro paese alla Costa non se la passa meglio, spesso leggiamo di muretti caduti, di guard rail inesistenti o dell'anteguerra, di traffico sovente in tilt perché i semafori o non funzionano o non sono controllati per fine turno lavorativo.
Fermiamoci un attimo a riflettere su questa situazione che sa di schizofrenia: vendiamo il nostro prodotto (turismo, arte, ospitalità, cibo, cultura) già consapevoli che i Clienti potranno fruirne solo se il destino, il caso, il buon Dio saranno benevoli con noi e con loro.
Se, come ieri, l'incendio viene domato più o meno celermente, se si ignorano i divieti di transito, se il tempo ci assiste, se qualcuno apre i cordoni della borsa per qualche ausiliario del traffico in più.
Dica il saggio lettore de Il Vescovado se tutto questo è ammissibile nel terzo millennio o ci si deve far narcotizzare come al solito da panem et circenses alzati come cortina fumogena per impedirci di guardare in faccia la realtà.
Che, come dice il grande filosofo contemporaneo Vasco Rossi: "a vederla bene, è dura, squallida, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida e dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo".
Fonte: Il Vescovado
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