Tu sei qui: AttualitàLa Costiera festeggia i 103 anni di Antonio De Ponte. Conobbe gli orrori della guerra
Inserito da (redazionelda), giovedì 13 febbraio 2020 15:06:29
di Giovanni Bovino
La seconda guerra mondiale colpì duramente tutta l'Europa con morti, povertà e miseria. La Costiera Amalfitana non ha, purtroppo, fatto eccezione. Numerosi sono stati i cittadini coinvolti nei combattimenti e molti sono gli anziani che oggi ne conservano la memoria tramandando alle nuove generazioni le esperienze vissute. Tra questi c'è Antonio De Ponte, nato a Minori ma successivamente trasferitosi a Maiori, che proprio oggi spegne 103 candeline.
Marinaio dal 1937 al 1945, attualmente è uno dei pochi sommergibilisti della seconda guerra mondiale ancora in vita. Anch'egli, come molti, ha sperimentato sulla sua pelle gli orrori e la durezza del conflitto. Nel corso della sua vita ha partecipato alla guerra in Spagna, si è ritrovato faccia a faccia con Hitler quando fu ricevuto in pompa magna da Mussolini a Napoli il 5 maggio 1938, per poi prestare servizio sull'isola di La Maddalena. Qui, il 10 aprile 1943, all'età di 26 anni, fu testimone del terribile attacco da parte degli americani: verso le 14:00 ottantaquattro B-17 statunitensi (le famose fortezze volanti) sganciarono 420 bombe sulla ignara isola, facendo a pezzi la base strategica del VII Gruppo Sommergibili con gli impianti, i moli, i cantieri, le officine, gli alloggi, le casermette e gli uffici che custodivano scartoffie e codici cifrati. In poco meno di un quarto d'ora di attacco furono cancellati i due incrociatori pesanti, danneggiato il sottomarino "Mocenigo" e affondati i Mas 501 e 503 e i motovelieri della vigilanza foranea "Eliana". "Maria Pia" e "Carmen Adele" e altri sei scafi di piccola entità. Complessivamente si ebbero 118 tra morti e dispersi e 187 feriti.
De Ponte riuscì a sopravvivere, perché durante il bombardamento si trovava su una barca da pesca di amici di Cetara residenti nell'isola. Dopo quella terribile esperienza fece ritorno a Maiori nel 1945, dove sposò la sua amata Imma, da cui ha avuto le sue tre figlie Assunta, Trofimena e Vincenzina, e dove si è dedicato abilmente al commercio ittico, rappresentando un punto di riferimento per molti. Sempre lucido e critico verso gli avvenimenti contemporanei, coltiva la passione di scrivere a politici e personaggi illustri, manifestando spesso il suo disappunto e non lesinando critiche sul loro operato. Sabato prossimo, 15 febbraio, sarà festeggiato presso la sua abitazione, in via Santa Tecla, circondato dal calore di tutta la sua famiglia.
Fonte: Il Vescovado
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