Tu sei qui: AttualitàLe vie del mare e lo sviluppo del turismo in Costa d'Amalfi
Inserito da (redazionelda), lunedì 10 ottobre 2016 11:09:36
di Secondo Squizzato*
Archiviata da poco la stagione estiva, è opportuno proporre qualche considerazione sul suo andamento. Che le vie del mare facciano bene al turismo è una considerazione che dovrebbe trovare tutti d'accordo. Conosco bene però anche i tanti distinguo di cui potremo dire in altra occasione. Almeno per iniziare, possiamo dare per assodato l'apprezzamento degli operatori del settore che hanno visto l'incremento dei flussi e dei turisti che hanno visitato quest'anno la Campania e si sono potuti spostare in modo più agevole per raggiungere con le motonavi la maggior parte delle località della costa campana.
Il rinnovato impulso per questa modalità di trasporto è senz'altro merito dell'amministrazione Regionale del governatore De Luca che, in tal senso, aveva assunto precisi impegni. Anche gli osservatori più scettici dovranno convenire che si è registrato un effettivo potenziamento di alcune tratte e la ripresa di alcune corse che collegano località turistiche in precedenza escluse. E' scontato che ci sia ancora da fare meglio ma, intanto, l'ingranaggio si è bloccato e questo è un fatto sicuramente positivo.
Mi limito a qualche considerazione sul servizio in Costiera Amalfitana dove, com'è noto, il tema della mobilità è particolarmente critico. Mentre la statale amalfitana (la mitica S.S. 163), arteria panoramica quanto inadeguata ad accogliere i crescenti volumi di traffico, quest'anno più consistenti del solito, continuava ad intrappolare centinaia di veicoli nei soliti tratti ‘difficili' del percorso, c'era almeno qualche migliaia di turisti (sarebbe importante fornire i dati) che hanno potuto raggiungere le località costiere godendosi le visioni ineguagliabili della costa e restare incantati di tanta bellezza, a un costo giusto.
Permettetemi di esprimere, da ex sindaco di Cetara, una nota di soddisfazione: finalmente dopo tante insistenze abbiamo rivisto attraccare al porto, una struttura senz'altro idonea allo scopo, i traghetti con l'imbarco giornaliero di numerosi turisti ma anche di molti cittadini che hanno riscoperto questa dimensione per tanti anni negata. Tutti gli utenti hanno potuto raggiungere Salerno, Amalfi o Positano in tempi contenuti e in un contesto di evidente gradevolezza, lasciando a casa l'auto o evitando i bus affollati e spesso ‘prigionieri' del traffico sulla statale.
Sembra la scoperta dell'acqua calda, eppure per tanti anni degli interlocutori regionali sordi alle esigenze del territorio non avevano favorito la soluzione del problema. Come spiegare ad un turista che alloggiava in una struttura di Cetara o di Maiori che per andare ad Amalfi o Positano non poteva usare una di quelle motonavi che si vedevano solcare il mare al largo diretta nelle più blasonate località di Amalfi o Positano? Il servizio di quest'anno ha consentito di ‘riammagliare' alcune località del territorio alle punte di attrazione della Costa di Amalfi, con un positivo effetto di ridistribuzione delle presenze e della ricchezza. D'altra parte, che le località in precedenza non adeguatamente servite dal trasporto via mare attendessero con ansia tale opportunità lo testimonia la buona cura e l'organizzazione dei punti di imbarco. A Cetara sul cosiddetto ‘Molo Madonnina' sono presenti gazebo e panchine per l'attesa, bene anche a Maiori e Minori. Non altrettanto si può dire di Amalfi dove appare ben organizzata l'area per l'acquisto dei biglietti, ma non altrettanto il molo destinato agli imbarchi (vedi foto). E' sempre affollato di turisti in attesa, senza protezione per il sole, senza panche; i turisti, con lo sguardo smarrito, sono incuneati fra transenne precarie, senza tabelle ed indicazioni utili ad agevolare un percorso che conduca sulle motonavi.
Le grida di chi chiama i turisti all'imbarco, sono forse colorite, ma non sono certo adeguate ad una località così blasonata come l'Antica Repubblica Marinara.
*già sindaco di Cetara
Fonte: Il Vescovado
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