Tu sei qui: CronacaAngelo Spatuzzi, uno scultore da scoprire
Inserito da (admin), venerdì 5 settembre 2014 00:00:00
“Nemo propheta in patria (sua)” è una secolare locuzione, in lingua latina, che ci ricorda che “nessuno è profeta nella (propria) patria”. L’espressione sottolinea le difficoltà non solo degli artisti, ma anche di noi comuni mortali, che incontriamo nel percorso della vita per emergere in ambienti di lavoro e non.
Ad Angelo Spatuzzi, cavese doc, è più che “azzeccata” tale estrinsecazione, visto che da oltre mezzo secolo, nel suo modesto laboratorio di corso Giovanni Palatucci, 29, a pochi passi dall’area mercatale di Cava de’ Tirreni, con pochi attrezzi, quali scalpelli di varie misure, martelli, ma anche frese ad aria compressa, realizza opere d’arte che noi definiamo “mozzafiato”. Marmi come il bianco di Carrara “gioia” e “classico”, il giallo di Siena, il rosa del Portogallo, il rosso rubino e tant’altri ancora, ma anche pietre laviche, basalto, ecc., amorevolmente modellati dalla mani di Spatuzzi, diventano busti di Madonna, bassorilievi di Gesù crocifisso, di Santi, Papi, donne, bambini, leoni, cavalli, uccelli, delfini e tant’altro ancora.
Fanno parte della collezione marmorea di Angelo Spatuzzi, premiato al Concorso Internazionale “Arte e Cultura” dell’omonima Accademia, taluni flauti e pifferi dal suono melodioso, come anche pistole e fucili. A seconda del tipo di materiale di cui dispone, in base anche alle caratteristiche di superficie, quali la lucentezza ed il colore, come pure la durezza (pietre tenere, calcari duri, tra i quali il marmo, e pietre più dure: il granito), il maestro dopo accurata progettazione “vitalizza” il freddo oggetto.
Quando l’abbiamo incontrato nel laboratorio, Angelo Spatuzzi ha voluto sottolineare una sola cosa: «Se da un marmo, una pietra vulcanica od altro materiale lapideo si vuole creare un opera d’arte, occorre esserne innamorati. Solo con l’amore per le cose, nascono oggetti d’arte!». Visitando la fucina di Angelo Spatuzzi, che dista soli pochi passi dall’area mercatale cavese, si gode di un’esposizione variegata di manufatti piccoli e grandi, che non ci si stanca mai di osservare per apprezzarne fino in fondo le peculiarità che singolarmente li caratterizzano.
Non crediamo di esagerare se dovessimo definire il maestro cavese Angelo Spatuzzi, stante anche l’irrequietezza che lo contraddistingue, il Michelangelo Buonarroti di Cava de’ Tirreni, tanto che la Redazione di TV Cava (canale 271 del digitale terrestre) ha realizzato e trasmesso uno speciale televisivo.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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