Tu sei qui: CronacaLa storia di Cava de'Tirreni nei programmi didattici del III Circolo
Inserito da Livio Trapanese (admin), mercoledì 29 settembre 2010 00:00:00
La famiglia, la scuola e la società civile sono i perni principali per garantire buona educazione, cultura e proiezioni lavorative “senza confini”. Le famiglie devono fare la loro parte, come la società civile, mentre per la scuola di base di Cava de’Tirreni è sceso in campo il 3° Circolo Didattico, guidato dal dr. Mario Di Maio.
Con inizio da oggi, mercoledì 29 settembre, e venerdì prossimo, fino a venerdì 3 dicembre, nelle ore pomeridiane, per tutti gli alunni delle classi IV e V del 3° Circolo Cava de’Tirreni che, con sede in Via Aniello Salsano della Frazione San Nicola di Pregiato, ha complessi didattici “distaccati” nelle frazioni di Dupino, Santissima Annunziata, San Pietro e Pregiato nel plesso “Simonetta Lamberti”, voluto dal Dirigente Di Maio, attivamente coadiuvato dal Vicario, prof. Mario Foresta, e da tutti i docenti e genitori degli alunni, a seguito di deliberazione del Consiglio di Circolo, avranno luogo i percorsi formativi che porteranno i giovani alunni a conoscere, per poi approfondire in seguito, nozioni di base dell’informatica, delle scienze, della lingua inglese, del teatro, della scrittura creativa, dell’ambiente e dulcis in fundo della storia, folklore e religiosità della nostra Valle Metelliana.
Gli esperti prescelti, che hanno dimostrato l’adeguatezza delle competenze in rapporto agli obiettivi specifici ed alle tematiche dell’azione da svolgersi, sono Antonio Rosario Di Martino, Antonella e Maria Alfano, Arianna Pisapia, Angelo Siani, Peppe (Giuseppe) Basta, Aida Arbia, Lorenzo Santoro e Livio Trapanese.
Tanto l’entusiasmo tra i discenti, ma anche fra i docenti, poiché proprio gli insegnanti hanno già fatto loro comprendere che l’approccio verso materie extra-programma certamente li arricchirà di conoscenze basilari per poi meglio approfondirle nel corso delle scuole che poi frequenteranno. La scuola è stata da sempre fucina della vita e, come tutti sappiamo, se si “lavora bene” con i ragazzi nell’età adolescenziale, sicuramente saranno dei protagonisti del domani.
Nel corso delle lezioni inerenti il modulo “Storia, folklore e religiosità della mia città” non mancheranno le uscite esterne, le quali serviranno ad illustrare ai ragazzi quanto patrimonio storico ed architettonico ha la nostra città, ereditato dai nostri avi, il quale solo con l’amore e la cultura può essere valorizzato, tutelato ed echeggiato.
Fonte: Il Portico
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