Tu sei qui: CronacaSe.T.A., il destino si decide in Consiglio comunale
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 9 dicembre 2010 00:00:00
Liquidazione o trasformazione in società pubblica? Sono ore calde quelle che separano i circa 180 lavoratori della Se.T.A. S.p.A. dal loro destino. Dopo la proclamazione il 7 dicembre dello stato d’agitazione del personale, domani pomeriggio, venerdì 10 dicembre, nella seduta straordinaria del Consiglio comunale, e precisamente al punto 18 dell’ordine del giorno, si discuterà dell’“Articolo 11 legge n. 26 del 26/2/2010: Provvedimenti (Acquisto/Alienazione/Liquidazione quote Se.T.A. S.p.A.)”.
Profondamente preoccupati dalla possibilità, molto concreta, dello scioglimento della Se.T.A. per far posto alla nascente società provinciale Ecoambiente (prevista da una legge nazionale), i 180 dipendenti (di cui 90 cavesi) della mista hanno indetto lo stato d’agitazione, preannunciando di fare ricorso ad azioni più clamorose nel caso non venisse loro assicurato un degno futuro. Per il momento sono stati comunque garantiti i servizi essenziali.
Al centro delle richieste del personale della municipalizzata il possibile acquisto delle quote private della Se.T.A. da parte dell’Amministrazione, in modo da renderla una società interamente pubblica ed in linea con la normativa. Tra le lamentele, invece, figurano le mancate risposte del Comune circa il nuovo assetto societario e le mancata previsione di un indirizzo specifico in merito alle difficoltà tecnico-operative riscontrate per il servizio di raccolta differenziata con il sistema porta a porta.
Critiche, queste ultime, rese pubbliche in una nota stampa indirizzata al sindaco Galdi ed al Prefetto e rivolte soprattutto all’emergenza verificatasi di recente nelle frazioni metelliane, con cumuli di rifiuti conferiti dai residenti senza rispettare né gli orari né il calendario previsto.
Il Consiglio comunale di domani, pertanto, si preannuncia come una tappa fondamentale per il destino dei lavoratori coinvolti. Il loro desiderio, come confermato dal presidente Giuseppe Bisogno, è che il Comune possa procedere all’acquisizione delle quote detenute dalla privata Ge.Se.N.U. e trasformare la Se.T.A. S.p.A. in una società interamente pubblica, scongiurando così il rischio della liquidazione.
Fonte: Il Portico
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