Tu sei qui: CulturaMezzo secolo del Centro di Cultura e Storia Amalfitana: quattro giorni di studi, memoria e futuro all’Arsenale della Repubblica
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 28 aprile 2025 15:00:00
Amalfi si prepara a vivere un evento di grande valore culturale: dal 30 aprile al 3 maggio 2025, nella suggestiva cornice dell'Arsenale della Repubblica, si celebrerà il Cinquantenario del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, istituzione fondata nel 1975 e protagonista, da mezzo secolo, di una straordinaria attività di ricerca, studio e valorizzazione dell'identità della Costa d'Amalfi.
Sul tema "La promozione culturale identitaria in Costa d'Amalfi: retrospettive e prospettive di studio", le quattro giornate vedranno la partecipazione di autorevoli esperti, accademici italiani e internazionali, per riflettere sull'evoluzione della ricerca storica e aprire nuove prospettive di studio sul territorio.
Il programma si aprirà mercoledì 30 aprile, alle ore 17, con la presentazione del volume di Dieter Richter "La Costiera Amalfitana. Storia di un paesaggio europeo" e con l'inaugurazione della mostra iconografica e documentaria "Il soldato con la Leica. La Costa d'Amalfi nelle fotografie di Hilmar Landwehr" con scatti storici risalenti al 1942-1943.
Seguiranno tre intense giornate di seminari di studio:
Tra i temi affrontati: la storia del Ducato di Amalfi, le trasformazioni territoriali in età moderna e contemporanea, la tutela dei beni culturali identitari, il paesaggio del Grand Tour e la memoria degli esuli a Positano.
Le celebrazioni proseguiranno sabato 3 maggio alle ore 16 nel Salone Morelli del Palazzo Municipale, con il conferimento delle cittadinanze onorarie e di attestati di benemerenza ai soci onorari e benemeriti del Centro. La giornata si concluderà alle ore 18.30 all'Arsenale con l'esecuzione in prima mondiale dell'aria tratta dall'opera "La Principessa di Amalfi" e un concerto di arie classiche e amalfitane, con la soprano Silvia Sammarco accompagnata da Pietro Gatto al pianoforte e Vincenzo Scannapieco al flauto.
«Con orgoglio e spirito disinteressato - ha dichiarato Giuseppe Cobalto, presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana - abbiamo trasformato la memoria storica in una leva di sviluppo culturale, sociale ed economico. In un'epoca di crisi ambientale e omologazione, il nostro impegno è una bussola per il futuro.»
Fondato nel 1975 da un gruppo di giovani appassionati guidati da Andrea Cerenza, il Centro ha contribuito alla riscoperta di figure storiche dimenticate, alla catalogazione di fonti documentarie e alla creazione di una biblioteca pubblica ad Amalfi.
Dal 1981 pubblica la Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, punto di riferimento per il dibattito storico, artistico e territoriale della Costa d'Amalfi.
Un'eredità preziosa che continua a vivere e a rinnovarsi, radicando l'identità amalfitana nella consapevolezza storica e nella progettualità culturale contemporanea.
Fonte: Amalfi News
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