Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, la rivincita di Di Matteo
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 1 aprile 2003 00:00:00
Per la Cavese un'altra prova di carattere, domenica scorsa a Marsala. Nel rush finale di stagione conta solo vincere. Non importa convincere nel gioco, dominare in lungo ed in largo, strapazzare gli avversari. Il duello a distanza con la Vigor Lamezia, infatti, si fa sempre più al cardiopalmo. E per rispondere colpo su colpo ai calabresi, occorre metter dentro palle "pesanti". Come ha fatto Oscar Di Matteo domenica scorsa, contro il Marsala. Il 32enne attaccante aquilotto si è rivelato decisivo. Il suo quarto centro con la maglia biancoblù è stato determinante per rintuzzare l'attacco lametino nella corsa alla promozione in C2. E, soprattutto, importantissime potrebbero essere le sue prossime prestazioni. Arrivato a dicembre dal Tivoli, dove era parcheggiato senza aver giocato una sola partita, era atteso dai tifosi cavesi come l'attaccante che avrebbe fatto fare il salto di qualità al reparto avanzato. Un ruolo che per lui, però, si è rivelato troppo pesante da recitare. Ha sofferto un po' prima di inserirsi negli schemi di Mario Somma. Ma adesso sembra che le cose stiano girando per il verso giusto. «E' una bella soddisfazione aver messo a segno a Marsala il gol che è valso i tre punti - sottolinea Di Matteo - ma sarebbe stato lo stesso se a rete fosse andato un altro compagno. Debbo dire che siamo un gruppo affiatato, nel quale ciascuno di noi recita un ruolo non da prima donna. Se non segniamo io, D'Aniello o Di Vito, ci pensa qualcun altro. Ed alla fine, i risultati si vedono e si leggono. Non è certo un caso se siamo la squadra che ha fatto più punti di tutte in serie D. Il merito è del collettivo, che sa interpretare sempre nel modo migliore le sfide cui è chiamato». Una carriera, quella di Oscar Di Matteo, iniziata nella sua terra d'origine, prima al Penne in Interregionale, dal ‘91 al ‘96, poi al Chieti in C2, fino alla stagione 1999/2000. Gli ultimi due anni al Forlì, nel Campionato Nazional Dilettanti, con uno score di tutto rispetto: 20 presenze e 10 gol nel 2000/2001, 30 partite e 12 gol nella stagione successiva. Ma Di Matteo è restio ad esaltarsi. «Non ho mai fatto sfracelli - confessa l'attaccante aquilotto - nelle aree di rigore avversarie, ma sono sempre stato utile alle mie squadre, perché creo gli spazi per gli inserimenti dei compagni, riesco a difendere la palla ed a far salire la squadra». Poi, quando l'occasione è ghiotta, il gol lo fa anche lui. «Spero di farne ancora altri. Gol che possano lanciarci verso la conquista della promozione».
Fonte: Il Portico
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