Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, servono più di 100mila euro
Inserito da (admin), lunedì 7 luglio 2014 00:00:00
Si torna al pessimismo? L’alternarsi di sensazione lascerebbe propendere per il dramma calcistico. Non c’è stata la svolta marchigiana. Gli imprenditori incontrati a Napoli da Lippiello hanno confermato un certo interesse, ma non hanno chiuso la partita ed in più hanno quantificato in cifre minime l’interesse in questione.
A questo punto il miracolo, cioè l’iscrizione entro venerdì prossimo, si può fare solo a Cava, basandolo sulla passione e l’attaccamento ai colori: servono tra i 30 e 40mila euro per restare in D. Accanto alle cifre standard per il massimo campionato dei dilettanti, fideiussione ed assegno, occorrono infatti il pagamento di circa 57mila euro riguardanti vertenze perse, passate in giudicato ed ora da saldare al di là dei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Insomma occorre più di 100mila euro, una parte già raccolta da Lippiello e amici.
Serve l’ultimo sforzo, appunto tra i 30 e 40mila euro, per arrivare all’iscrizione ricevendo l’ok da parte della Covisod. Si muove ancora l’assessorato allo sport, retto da Gerardo Baldi: colloqui, incontri e contatti con imprenditori metelliani in qualche modo dettisi pronti all’intervento in extremis, lavoro portato avanti anche nella giornata di ieri.
Il punto di vista è esplicito: «Spero nel lieto fine. Oltre ai famosi 30/40 mila euro, occorre pensare al dopo, ovvero alla squadra da allestire ed ai costi di gestione - sottolinea l’assessore Baldi - e per tale motivo non voglio illudere nessuno, è una corsa contro il tempo ma è pure una corsa per assicurare un futuro se si riuscisse ad iscrivere la squadra al campionato. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità fino in fondo. Io continuerò a lottare fino all’ultimo minuto utile dell’ultimo giorno per non far sparire nuovamente il calcio da Cava. Sto lavorando in gran silenzio con alcuni amici imprenditori per trovare una soluzione e tutelare il titolo sportivo. In gran silenzio significa nessun proclama fino a quando non vedrò nero su bianco. Non è facile. Spero di chiudere in modo positivo tra qualche giorno».
Fonte: Il Portico
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