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Costiera Amalfitana “zona no bonus”? La nuova indennità Inps fa discutere gli stagionali del turismo

La misura di sostegno, introdotta dal decreto-legge 104/2020, prevede l'erogazione di una indennità onnicomprensiva pari a mille euro. C’è però una clausola che fa storcere il naso ai lavoratori stagionali del turismo della Costiera Amalfitana

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 28 ottobre 2020 15:32:34

Dal 23 ottobre scorso è attivo il servizio per la presentazione delle domande, all'Inps, di indennità Covid-19 onnicomprensiva per alcune categorie di lavoratori (stagionali del turismo, intermittenti, autonomi occasionali, incaricati di vendita a domicilio, lavoratori dello spettacolo...).

La misura di sostegno, introdotta dal decreto-legge 104/2020, prevede l'erogazione di una indennità onnicomprensiva pari a mille euro.

C'è però una clausola che fa storcere il naso ai lavoratori stagionali del turismo della Costiera Amalfitana. Infatti, per accedere al bonus bisogna avere cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, e non essere titolari di pensione, di rapporto di lavoro dipendente o beneficiario di indennità NASPI alla data del 15 agosto.

Messa in questi termini, si tratta di una misura che non tiene conto della maggior parte degli stagionali della Costa d'Amalfi, che al 15 agosto, lo ricordiamo bene, era nel pieno della ripresa dopo il lockdown.

Proprio per questo, si teme che la maggior parte delle domande verrà respinta: in Costiera molte persone hanno lavorato proprio da luglio a settembre.

Se dev'essere un'indennità per gli stagionali del turismo, bisogna che contempli tutte le situazioni e tutte le località d'Italia. Nel frattempo, chi ha avuto la fortuna di continuare a lavorare paga contributi di cui una parte sarà utilizzata per aiutare persone non del territorio, come - per fare un esempio - Cortina d'Ampezzo, dove effettivamente gli stagionali del turismo al 15 agosto non avevano un contratto.

La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, dopo l'ok al decreto Ristori ha affermato: «Abbiamo previsto un'indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d'opera, tra quelle categorie a cui la pandemia finora ha imposto i sacrifici più grandi e che senza il nostro intervento sarebbero rimasti privi di ogni sostegno».

Molti non si dicono fiduciosi nemmeno del decreto Ristori. Nella bozza, pubblicata su IlSole24Ore, infatti, si può riscontrare che i requisiti per poter richiedere il bonus vanno a escludere molti lavoratori: "Ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del presente decreto e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione, ne' di rapporto di lavoro dipendente, ne' di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, è riconosciuta un'indennità onnicomprensiva pari a 1000 euro".

SCARICA BOZZA DL RISTORI IN ALLEGATO IN BASSO

Leggi anche:

Indennità Covid-19: al via presentazione domande all'Inps per stagionali del turismo o settori diversi

Fonte: Positano Notizie

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