Tu sei qui: Economia e TurismoDal Comune stangata all'associazionismo di Cava de' Tirreni, l'allarme dei membri: «Così rischiamo di scomparire, ai giovani resteranno solo i "cicchettini" al bar»
Inserito da (redazioneip), giovedì 16 settembre 2021 09:55:18
L'associazionismo di Cava de' Tirreni è stato dimenticato dall'amministrazione comunale. Le stesse associazioni sportive cavesi hanno denunciato la cosa, diffondendo un comunicato sui social per bacchettare l'operato del sindaco e della sua amministrazione in questi mesi post-Covid.
«L'amministrazione comunale per far fronte ai gravi dissesti economici in cui versa la macchina comunale, ha pensato bene di preparare una vera e propria stangata che va a colpire tutto l'associazionismo cavese ma non solo, tutto si ripercuoterebbe sulle famiglie, sulla salute fisica e psicologica dei giovani e vedrà sicuramente la morte di tante associazioni sportive e di volontariato.
Da considerare inoltre che, questi sodalizi si apprestano a vivere una complicatissima fase di ricostruzione post-Covid durante la quale si prevede la chiusura del 40% delle società sportive dilettantistiche!
È la morte dell'associazionismo sportivo (e non solo)?
È la fine del diritto allo sport e della cultura per tutti?
In realtà l'attuale amministrazione ha già dato una risposta a tali domande se consideriamo che, rispetto a questo grande patrimonio della Città qual è l'associazionismo cavese (più di 120 associazioni iscritte ai vari albi comunali), nulla ha fatto nella precedente legislatura e nulla ha proposto nell'ancora recente programma elettorale se non 4 righe in cui sì parla in modo evasivo del folklore.
A tale EVIDENTE disinteresse nei confronti del movimento associazionistico cavese, i nostri governanti si apprestano a "sferrare l'attacco finale", quello che molto probabilmente, determinerà la chiusura di sodalizi che hanno contribuito a fare la storia di Cava degli ultimi decenni dal punto di vista sociale, culturale e sportivo!
Ai nostri giovani non resteranno che le scale di piazza San Francesco ed i "cicchettini" ai bar. Che squallore!
Nel sito del Comune si parla dì "amministrazione trasparente", ebbene, non c'è azione più limpida che quella di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, ed i responsabili di tale DISASTRO SOCIALE sono il sindaco, la sua maggioranza e non di meno, una opposizione troppo fiacca per essere credibile.
In sede di campagna elettorale, la coalizione vincente, ha presentato un programma di governo della Città in cui sì rilevava, giustamente, come "L'emergenza Covid-19 ha evidenziato ancora di più l'importanza delle politiche sociali, dei servizi socio sanitari e alia persona in generale. Si è inoltre venuta a formare uno nuova povertà fatta di cittadini che sino a pochi mesi fa mai avrebbero pensato di chiedere aiuto. È necessario quindi continuare od investire in risorse economiche e professionali affinché ci sia un significativo potenziamento dei servizi tesi ad abbattere le barriere sociali culturali ed architettoniche, per rendere realmente Cava una città di inclusione"».
Le associazioni cavesi - Accademia Cavese del basket, ASD CSI Cava Sports, ASD CSI Tennis Tavolo, ASD New Armony, ASD Piccolo Stadio, ASD Primavera Cavese, ASD Ritmica Luna, ASD Cava de' Tirreni Basketball, Cava United, CSI Cava de'Tirreni, Libertas, Pianeta Sport Volley, Sbandieratori Cavensi, Sbandieratori Città Regia, Sbandieratori Borgo San Nicolò, Sbandieratori Torri Metelliane -, «in quanto entità pienamente e duramente coinvolte in tale emergenza sociale e per il ruolo primario che esse occupano nel "terzo settore"», fanno le seguenti richieste:
1) l'esenzione totale del pagamento delle tariffe per l'uso delle strutture per l'anno sociale 2021-2022;
2) Il mantenimento delle vecchie tariffe con eventuali piccole differenze in base ai mq ed ai servizi utilizzati, per gli anni successivi;
3) la convocazione di un delegato per ogni tipologia di associazioni (sport, folklore, cultura) durante le riunioni della omonima commissione consiliare per una maggiore concertazione tra amministrazione e operatori di settore».
Fonte: Il Portico
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