Tu sei qui: Economia e TurismoDerby play-off, decidono i prefetti
Inserito da (admin), martedì 24 maggio 2005 00:00:00
Il summit in Questura a Salerno, propedeutico alla decisione che nelle prossime ore prenderà il prefetto di Salerno, Enrico Laudanna, si è consumato come il clima della vigilia faceva pensare. La decisione presa a Roma dall'Osservatorio sul calcio, al Viminale, è stata comunicata dal vicario del questore, Leucio Porto, alla società aquilotta ed al rappresentante del Comune metelliano, il consigliere incaricato allo Sport, Carmine Adinolfi. Porte chiuse ed in campo neutro le due sfide. Ma l'ultima parola spetterà ai rispettivi prefetti. Ed è proprio contro questa discrezionalità che ha tuonato Adinolfi. Se non ci sarà pari trattamento tra la gara d'andata e quella di ritorno, sarà sfalsata sportivamente la competizione tra Cavese e Juve Stabia. Dunque, la proposta avanzata è di far disputare le due partite a porte aperte, ma in contenitori lontani dai siti originari. E la Cavese ha già comunicato la disponibilità del "Partenio" di Avellino per la prima sfida del 29 maggio. Ottavio Cutillo, presidente del sodalizio biancoblù, ha provato a sottolineare come una partita a porte chiuse penalizzi la sua squadra, ed in generale non sia una vittoria dello sport: «Abbiamo chiesto ed ottenuto dalla nostra tifoseria, come la stessa promessa l'hanno ottenuta i colleghi di Castellammare, un comportamento non violento in occasione dei due incontri. Chiediamo un'ultima chance». Alla riunione operativa hanno partecipato, oltre al consigliere comunale Adinolfi ed al presidente Cutillo, il capo di gabinetto del questore, Virginio Guerra, il vice-questore di Cava, Sebastiano Coppola, il dirigente della Digos Battista, il maggiore Cagnazzo del Comando provinciale Carabinieri, Carrato per la Lega, il comandante della Polizia locale, Giuseppe Ferrara, ed il diesse aquilotto Dionisio. «La Cavese e la città di Cava - ha commentato Carmine Adinolfi - si sentiranno profondamente ed ingiustamente lese in caso di decisioni diverse da quello suggerito. Per far vincere lo sport (ndr: come ha fatto mettere a verbale) è necessario che ci sia la certezza a priori dello stesso trattamento nelle due sfide. Se ci fosse sempre il pubblico, sarebbe il massimo. In alternativa, va bene anche la soluzione, sia il 29 maggio che il 5 giugno, delle porte chiuse in campo neutro». Il clima che si respira è molto pesante. «Abbiamo messo le mani avanti - ha detto Ottavio Cutillo - ed abbiamo fatto sentire la nostra ragione. Ho chiesto anche di fare presto. Il prefetto ci deve comunicare in tempo utile la decisione finale, anche perché potremmo valutare pure l'opportunità, in caso di una soluzione diversa assunta dal prefetto, di presentare ricorsi giurisdizionali. Penso che sia stato stretto troppo il cappio intorno al collo della Cavese e che ora sia giunto il momento di darci una possibilità di riscatto, perché non è detto che tutto il male del calcio sia concentrato a Cava de'Tirreni».
Fonte: Il Portico
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