Tu sei qui: Economia e TurismoDl sostegno, licenziamenti bloccati fino a giugno e proroga Cig Covid per tutto l'anno. Giorgetti: «Aiuti concreti a imprese»
Inserito da (Maria Abate), giovedì 4 marzo 2021 09:53:09
Si è svolta ieri, a Palazzo Chigi, una riunione sui ristori che il Governo sta mettendo a punto per le categorie danneggiate dalle restrizioni decise dal nuovo Dpcm per contenere l'emergenza Covid. Alla riunione hanno partecipato i ministri dell'economia Daniele Franco e dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, insieme al sottosegretario alla presidenza del consiglio Roberto Garofoli.
Il governo si dà ancora circa una settimana per chiudere il lavoro sul nuovo Decreto Sostegno, chiamato a spendere i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento all'inizio dell'anno per aprire un nuovo ombrello anti-crisi in attesa che il piano vaccini avanzi quanto basta da poter immaginare la ripartenza di tutte le attività.
Ma dalle prime indiscrezioni si apprende che i licenziamenti saranno bloccati fino a fine giugno e la Cig Covid sarà prorogata per tutto l'anno. Nel primo schema del provvedimento è previsto anche un nuovo meccanismo per gli indennizzi a fondo perduto per 2,7 milioni di professionisti e imprese con fatturato fino a 5 milioni, che dovranno dimostrare la perdita del 33% della media mensile del fatturato annuo 2019 con la media mensile del fatturato 2020, che dovrebbe passare attraverso una piattaforma gestita da Sogei, cui si aggiungerebbe, per lo sci, una ulteriore dote di 600 milioni. Le fasce di indennizzo sono del 30% per imprese e professionisti con un fatturato di 100mila euro annuo, 25% da 101 a 400mila euro l'anno, 20% da 401mila a 1 milione, 15% da 1 a 5 milioni. Per le start up l'indennizzo è ancora da valutare.
Giorgetti ha spiegato che «le misure a sostegno saranno calcolate in percentuale correlata rispetto al calo del fatturato» e che «il provvedimento è ispirato ad una radicale semplificazione delle attuali procedure, superando lo schema normativo improntato sulla base del codice Ateco e favorendo l'automatismo dell'erogazione in tutti i casi in cui ciò risulta possibile, ed eventualmente prevedendo anche in modo opzionale la possibilità di compensazione in sede di dichiarazioni».
Sarebbe ancora in discussione la modalità con cui fare ripartire la riscossione delle cartelle: forse ci sarà un nuovo stop generalizzato fino al 30 aprile sia per l'invio di nuovi atti sia per il pagamento delle rate della cosiddetta 'pace fiscale', cioè la rottamazione ter e il saldo e stralcio. Il capitolo fiscale, peraltro, potrebbe anche contenere un nuovo stralcio delle cartelle ferme da anni nel magazzino: si ipotizza di cancellare quelle tra il 2000 e il 2015 per importi massimi fino a 5mila euro comprese sanzioni e interessi.
Fonte: Occhi su Salerno
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