Tu sei qui: Economia e TurismoPartite truccate, sott'esame Battipagliese-Cavese del 2000
Inserito da (admin), venerdì 12 marzo 2004 00:00:00
Calcio scommesse, camorra, partite truccate, cocaina. Ombre inquietanti si allungano sul campionato di C2 1999\2000 della Battipagliese, culminato con la retrocessione nei dilettanti. Ai risultati della Battipagliese si era mostrata molto interessata l'organizzazione camorristica del capoclan Biagio Giffoni, con l'avallo dei capi storici Alfonso Pecoraro e Pasquale Renna, attraverso il "condizionamento" di alcuni giocatori zebrati: il portiere Gabriele Spinetta, i centrocampisti Alec Bolla e Maurizio Testa, l'attaccante Matteo Righi. I quattro calciatori erano stati invitati da Giffoni (attraverso intermediari-tifosi-spacciatori) ad una cena in un noto ristorante della Laura di Paestum, dove venne loro proposto di addomesticare le gare che la Battipagliese doveva disputare a partire dal 9 aprile, ed in particolare il derby con la Cavese. Il clan del boss avrebbe puntato somme ingenti, di provenienza illecita, alle scommesse clandestine, ripagando allo stesso tempo in maniera sostanziosa i quattro calciatori (30\40 milioni ciascuno, in base a quanto dichiarato da Alec Bolla). Secondo le dichiarazioni rese ai magistrati, Bolla, Righi, Spinetta e Testa non rifiutarono l'offerta, presero tempo, impauriti dall'atteggiamento di Biagio Giffoni, ma non risulta che informarono i dirigenti della società bianconera né i quadri federali o di Lega. Le partite incriminate riguardano le ultime 6 giornate di campionato: 9/4, Battipagliese-Tricase 2-2; 16/4, Turris-Battipagliese 2-0; 22/4, Battipagliese-Cavese 1-2; 30/4, L'Aquila-Battipagliese 1-0; 7/5, Battipagliese-Lanciano 2-1; 14/5, Acireale-Battipagliese 2-1; 4/6, la gara di ritorno dei play-out Battipagliese-Castrovillari 0-0. Titolari fissi, Bolla, Righi e Spinetta risultano sempre presenti; Testa, invece, si alterna tra ingresso dalla panchina, schierato dal primo minuto di gioco o sostituito. Al termine della stagione la Battipagliese fu così rispedita nei dilettanti dopo tre-quarti di campionato disputati in tutta tranquillità, alimentando in un certo periodo anche sogni di insperata "grandeur". Quanto al derby con gli aquilotti, pressoché decisivo per evitare i play-out, la Battipagliese lo perse nel recupero (48') della ripresa, a pochi secondi dal fischio di chiusura dell'arbitro Cenni di Imola. Il giorno dopo l'allenatore Merolla si dimise, la squadra venne affidata al vice Lucignano ed il giocatore Morello venne messo fuori rosa. Gli investigatori hanno puntato l'attenzione anche sulla gara Acireale-Battipagliese, nella quale, a 5 minuti dalla fine, sul risultato di 1-1, il centravanti Righi calciò fuori un rigore e la squadra bianconera perse addirittura la partita (2-1). Nell'inchiesta, inoltre, tra intercettazioni e testimonianze rese, sarebbe venuto fuori anche l'uso di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina) da parte di un giocatore della Battipagliese, adombrando pure il coinvolgimento di altri giocatori.
Fonte: Il Portico
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