Tu sei qui: Economia e TurismoPerché visitare Amalfi: scrigno di bellezza, storia e biodiversità
Inserito da (Maria Abate), martedì 8 gennaio 2019 16:50:14
Quando si pensa alla Costiera Amalfitana, la mente giunge subito a Positano, che con Capri è l’emblema della Dolce Vita. Ma la città Capofila di questo splendido angolo di paradiso che è Patrimonio dell’Unesco è Amalfi, che nel Medioevo - con la sua potenza - rese grandi tutte le zone limitrofe.
Proprio per questo suo aspetto storico, Amalfi non è solo bellezza paesaggistica, ma grande fortezza di storia e cultura. Al suo interno si possono trovare, disseminati in tutto il territorio, i segni del grande passato da Repubblica Marinara e poi gli influssi bizantini, longobardi e normanni, traccia delle popolazioni che l’hanno attraversata nel corso dei secoli.
Tant’è che Amalfi è da visitare specialmente in bassa stagione, quando le viuzze sono libere dai turisti da spiaggia e possono essere esplorate in tutta tranquillità. E così, dopo un tuffo al mare, è possibile fermarsi in uno dei tanti templi del gusto che emanano piacevoli odori nei vicoli e nelle piazzette, per poi incamminarsi per Via dei Mulini e fare un salto alle antiche cartiere, fino a giungere nei sentieri ricchi di natura che ancora la caratterizzano.
Appena arrivati ad Amalfi, prima ancora di attraversare il Supportico della Marina, si può visitare l’Arsenale della Repubblica, che ospita il Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi, riconosciuto di recente di "interesse regionale" (clicca qui per approfondire). Durante tutto l’anno, sotto le grandi volte in pietra si tengono spettacoli canori, convegni culturali e musical storici da non perdere.
Tappa obbligata è il Duomo di Sant’Andrea, che si erge maestoso sulla piazza insieme alla fontana dedicata al Patrono appena restaurata (clicca qui per approfondire). Dopo aver affrontato la maestosa scala, con pochi euro si può entrare nel Chiostro del Paradiso e nella Basilica del Crocifisso per un assaggio di storia mista a fede (clicca qui per approfondire). Ai piedi del Duomo, per una dolce pausa, immancabile la sosta nella Storica Pasticceria Pansa, che valorizza in mille modi il limone IGP Costa d’Amalfi, a partire dalle scorzette fino a giungere alle delizie (clicca qui per approfondire).
Andando avanti per Via Lorenzo d’Amalfi, lungo cui ci si potrà fermare a comprare dei souvenir o gustare un fresco gelato nei numerosi negozi che la costeggiano, si giungerà in Piazza Spirito Santo, dove un presepe "roccioso" resiste imperituro nell’ampia fontana che la contraddistingue. Continuando a salire si incontrerà il Museo della Carta, dove la storia tornerà a farla da padrona con i vecchi torchi e telai per la produzione dell’antica carta fatta di stracci (clicca qui per approfondire). Ma se ci si vuole immergere nella natura basterà proseguire per la stessa strada, fino a giungere alla Valle delle Ferriere, uno scrigno di storia e biodiversità, dove le felci raggiungono i 180 cm di altezza (clicca qui per approfondire).
Ecco perché visitare Amalfi. In una piccola cittadina incastonata tra cielo, mare e terra si nascondono tesori degni di essere conosciuti.
Fonte: Amalfi News
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