Tu sei qui: Economia e Turismo"Resto al Sud": già 5mila gli aspiranti imprenditori "under 36"
Inserito da (Redazione), sabato 10 febbraio 2018 09:08:55
A tre settimane dall'apertura dello sportello web di "Resto al Sud", stanno arrivando i primi risultati del programma del governo che invoglia e aiuta i ragazzi under 36 del Mezzogiorno a rimanere e a investire nella loro terra, con prestiti che arrivano a finanziare fino a 200mila euro per aprire un'attività. Sono arrivate già 5.143 domande, tra presentate o in compilazione. I progetti finora ricevuti da Invitalia, sono 875 ed è già in corso la valutazione in base all'ordine cronologico di arrivo. Entro il 15 febbraio e quindi con un forte anticipo rispetto ai tempi previsti, saranno anche approvate le prime iniziative del programma voluto dal Ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti.
I progetti finora presentati prevedono investimenti per 56 milioni di euro con richieste di agevolazioni per 26,5 milioni e la creazione di 3.200 nuovi posti di lavoro. Ma lo sportello è ancora aperto e sul piatto ci sono 1,2 miliardi di euro che andranno a finanziare ogni tipo di attività, con la sola esclusione di quelle a carattere professionale. Via libera dunque alla fantasia. Fra le banche accreditate a finanziare le nuove imprese ci sono il Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno e Unicredit. "Siamo soddisfatti, i numeri confermano la grande voglia di impresa che c'è nel Sud", ha dichiarato l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. Il finanziamento medio richiesto è di circa 66.000 euro per progetto. Le agevolazioni coprono fino al 100% delle spese: il 35% a fondo perduto, il 65% con un finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia delle Pmi. I relativi interessi saranno invece a carico dello Stato.
Tra le otto regioni interessate dall'incentivo, al primo posto si colloca la Campania con il 49,3% delle domande, seguita da Sicilia (15,8%), Calabria (13,2%), Sardegna (8%), Abruzzo (6,8%), Puglia (3,6%), Molise (1,7%), Basilicata (1,6%). Il più gettonato è il settore turistico-culturale con quasi il 43% dei progetti, al secondo
posto le attività manifatturiere (27%), quindi i servizi alla persona (13%). Il 37% dei proponenti si colloca nella fascia d'età 30-35 anni e il 38% di essi ha un elevato livello di istruzione (laurea, master, dottorato di ricerca). Significativa anche la quota di under 25, che arrivano al 32% del totale.
Per favorire la presentazione delle domande è prevista una rete di Enti accreditati che in ogni regione forniscono assistenza gratuita ai giovani neoimprenditori. Sono più di quaranta i soggetti già accreditati. Nell'elenco, consultabile e aggiornato quotidianamente sul sito di Invitalia, figurano, tra gli altri, il Comune di Napoli, Unioncamere Calabria, le Camere di commercio di Potenza e di Foggia e numerose associazioni territoriali. Sul fronte bancario è stato attivato un meccanismo per facilitare le procedure di concessione dei finanziamenti ai neo imprenditori.
Invitalia e Abi hanno infatti firmato una convenzione che stabilisce le modalità di erogazione del contributo da parte delle banche e alla quale gli istituti di credito possono aderire. La lista degli istituti che hanno raccolto l'invito è già numerosa e comprende, tra gli altri, Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno, Unicredit e alcune banche di credito cooperativo.
Fonte: Il Portico
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