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Economia e Turismo

Salernitana, Aliberti pretende garanzie

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 21 gennaio 2003 00:00:00

L'era Aliberti è al capolinea? A sentire le voci che circolano in città, sembrerebbe di sì. Per questa sera sarebbe prevista una riunione, nel corso della quale sarà deciso il futuro della Salernitana. Sarà ancora Aniello Aliberti (nella foto) il padrone della società granata, oppure l'imprenditore di San Giuseppe Vesuviano, da nove anni presidente, passerà la mano ed un gruppo di industriali ed operatori economici, salernitani e non, diventerà proprietario del club? Difficile ipotizzare il finale di questa vicenda, che oggi avrà il suo epilogo. Aliberti, dagli uffici dell'Agria, sembra insensibile alle lusinghe economiche del gruppo compratore. Anzi, va avanti per la sua strada, convinto che la Salernitana abbia ancora chance di salvezza. Per cui, a chi gli chiede delucidazioni sul futuro societario, lui risponde che ha ben altro per la testa. Aliberti, lei questa Salernitana la vende o no? «Mi farò da parte solo nel momento in cui ci fosse una trattativa seria e concreta, finalizzata al bene della società». Ma non vuole mica dire che l'offerta non le è stata fatta? «Per me non è solo una questione economica, che, comunque, ha la sua importanza. La controparte mi deve presentare un progetto sportivo ed industriale di continuità, in pieno rispetto delle esigenze della città e della tifoseria. La Salernitana deve continuare, nessuno ha il diritto di buttare via nove anni di lavoro e sacrifici». Il suo rapporto con la città, però, sembra deteriorato... «Non lo metto in dubbio, a Salerno non tutti mi vogliono bene. Nove anni d'ingratitudine calcistica, che ho dovuto e devo sopportare, non mi meravigliano. Io di tutto ciò prendo atto. Del resto, la Salernitana è un'azienda privata, ma è anche un bene pubblico. Però tutti devono ammettere che in otto anni il bilancio è da considerarsi più che positivo. Ma per evitare sommosse popolari, sono disposto ad andare via. Ripeto, però, purché mi venga presentato un progetto serio di continuità, nel bene della Salerno granata». Sarà presente alla riunione di stasera? «Ma quale riunione, io non ne so niente. Ho altro cui pensare. Devo ingaggiare i giocatori che mi servono per salvare la squadra». Ma come, lei pensa ancora alla squadra ed alla salvezza? «Io sono il presidente della Salernitana e lo sarò ancora. La squadra è ultima in classifica, ma c'è ancora tempo e speranza per potersi salvare. È stato giocato solo il 50% del campionato. Ci sono 57 punti in palio e la salvezza è a quota 42. Le squadre sono tutte raggruppate in pochi punti. Non è finita ancora». Condivide quello che ha detto Luiso (nella foto) negli spogliatoi del "Franchi"? «È l'uscita di un giocatore esperto, che ha preso le misure a questa squadra. Non è venuto per retrocedere, ha carattere e temperamento. È il leader che a noi mancava. Per me ha fatto bene a dire quelle cose, prima nel chiuso dello spogliatoio e poi pubblicamente». Luiso ha anche detto che lei gli avrebbe garantito l'arrivo di 4-5 giocatori. «Arriveranno, vedrete che arriveranno. Manderemo via chi non crede nel nostro progetto e prenderemo giocatori come Luiso. Domani (oggi per chi legge, n.d.r.) sarò a Milano». Come sarà a Milano? Si è già dimenticato che l'aspettano a Napoli... «Io non so niente, nessuno mi ha invitato».

IL MERCATO

Oshadogan, Superbi e Mamede gli obiettivi granata. L'Atalanta su Vignaroli, il Messina su Zoro e Cardinale

Da oggi Cannella è a Milano. Proverà a rivoluzionare la Salernitana, ma non è facile. Le voci di un possibile passaggio societario hanno ulteriormente complicato il mercato dei granata. E poi, c'è la posizione di classifica, la minaccia sempre più incombente della retrocessione in C. Tutti elementi che allontanano sempre più nuovi calciatori dalla Salernitana. Difficile in questo momento accettare il trasferimento a Salerno. Di giocatori con la carica di Luiso non ce ne sono molti in giro. La Salernitana dovrà operare sia in entrata che in uscita. Uno degli obiettivi è Oshadogan, difensore di colore del Cosenza, ex Foggia e Reggina. La trattativa ha subito un rallentamento, perché il neoacquisto del Cosenza, Stankevicius, si è fatto male subito, praticamente al primo impatto. Ciò ha dato da pensare ai calabresi, ma l'operazione, comunque, potrebbe decollare addirittura in giornata. Per quanto riguarda le cessioni di Zoro e Cardinale, sono due operazioni che sta conducendo in prima persona Aliberti con il giovane presidente del Messina, Franza. I due avevano un appuntamento sabato sera, che poi saltò perché sembra che Aliberti non si presentò. Dopo un accordo di massima tra i due, c'è stato un ripensamento della Salernitana, anche perché pare che dietro il Messina ci sia la Juventus. Ciò, chiaramente, farebbe lievitare il prezzo. Sicuramente resta ancora da raggiungere l'accordo economico tra le parti. Per il centrocampo si punta su un giocatore di esperienza, soprattutto bravo in fase di interdizione, un "rubapalloni", perché elementi di questo tipo nella Salernitana non ci sono. Superbi potrebbe essere l'elemento giusto, ma bisogna vincere la resistenza del Lecce, che non è disposto a privarsene a cuor leggero. La Salernitana, poi, proverà a sistemare Vignaroli (nella foto) e Tedesco, i due pezzi pregiati, i due elementi in scadenza di contratto. Vignaroli fa gola all'Atalanta, ma l'offerta del club orobico (il brasiliano Pià come contropartita) fin qui non ha convinto la Salernitana. Soldi o calciatori: questo attende il club granata. Se l'offerta non sarà vantaggiosa, la Salernitana terrà duro, ma ci sarà il rischio concreto di perdere il centravanti a parametro zero. Pericolo che esiste ancora di più per Tedesco, che ha già raggiunto da tempo un accordo sulla parola con la Reggina. Proprio con la società amaranto si è ripreso il discorso per Mamede, che in un primo momento aveva rifiutato qualsiasi ipotesi di trasferimento. La situazione, però, potrebbe sbloccarsi. Il problema è sempre lo stesso: convincerlo a trasferirsi in una squadra che lotta per non retrocedere in C. Un altro giocatore che potrebbe approdare in granata è Turato, il difensore del Cittadella che può ricoprire più ruoli. Potrebbe diventare un jolly in più per la difesa. La Salernitana ha diversi elementi in soprannumero, ma anche queste trattative non sono di facile risoluzione. A cominciare da quella che riguarda il portiere Marruocco: per lui non ci sono richieste, anche perché il suo "score" con la Salernitana è stato tutt'altro che invidiabile. Stesso discorso per Dobrijevic, Teco e Bondi, tre stranieri approdati quest'anno, ma che non hanno praticamente mercato. Per loro è difficile trovare pure un'eventuale sistemazione in serie C. Non ci sono incedibili, a questo punto potrebbero partire anche Camorani o D'Antoni. Tra i riconfermati c'è Fusco, il capitano che, da "zemaniano" convinto, dopo la "cena dei veleni" con il boemo, è passato decisamente dall'altra parte. É uno degli elementi sui quali la società fa completo affidamento.

Fonte: Il Portico

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