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Slow Food lancia il nuovo itinerario in Costa d’Amalfi che va oltre le spiagge e si insinua tra i terrazzamenti

Debutta oggi l’itinerario ideato da Slow Food e promosso dal Distretto Turistico Costa d’Amalfi, che attraversa tutta la Divina, da Positano ad Amalfi, da Ravello a Tramonti, da Maiori a Cetara, fino a Vietri sul Mare, grazie a un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Inserito da (Maria Abate), giovedì 4 marzo 2021 14:04:22

Debutta oggi l'itinerario ideato da Slow Food e promosso dal Distretto Turistico Costa d'Amalfi, che attraversa tutta la Divina, da Positano ad Amalfi, da Ravello a Tramonti, da Maiori a Cetara, fino a Vietri sul Mare, grazie a un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nell'itinerario "Costa d'Amalfi" gli attori del territorio sono selezionati secondo le linee guida di Slow Food Travel, per assicurare un'esperienza di viaggio buona, pulita e giusta. Gli itinerari Slow Food in Azione consentono di sperimentare un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, artigiani, ristoratori e albergatori, per conoscere attraverso esperienze turistiche di alta qualità il patrimonio gastronomico, culturale e sociale del nostro territorio.

Un'occasione per imparare e confrontarsi - specie in merito alle strategie di ripartenza nonostante il Covid-19 - per produttori, allevatori, ristoratori e bottegai è la tre giorni di formazione ospitata a Praiano e trasmessa online, che si terrà dal 5 al 7 marzo. Si tratta di un vero e proprio corso, guidato da formatori esperti in relazioni interpersonali, gestione della comunità e marketing delle destinazioni, per capire il mercato del turismo e le potenzialità del progetto. Domenica 7 marzo i lavori saranno aperti a tutti gli interessati con l'evento Lentamente viaggiare: la rete di Slow Food, trasmesso sulla piattaforma di Terra Madre Salone del Gusto, a partire dalle 10.

L'itinerario Costa d'Amalfi nasce per incoraggiare il viaggiatore ad una diversa fruizione della costa, aprendo ad una nuova rete di autenticità locali, gastronomiche e artigianali con le quali entrare direttamente in contatto per entrare con la mente e con il cuore, in uno dei luoghi più meravigliosi del nostro Paese. È un itinerario che va oltre le spiagge e ai borghi affacciati sul mare cristallino.

Infatti, la Divina è molto di più di una fascia costiera: racchiude ecosistemi diversi che vanno dalle scogliere alle alture che superano i mille metri di quota, dai terrazzamenti eroici della media-alta costa fino al fondo dei più umidi valloni che si alternano a promontori a strapiombo sul mare.

Un territorio plasmato nei secoli dalla mano dell'uomo con muretti a secco e terrazzamenti eroici, trasformando un terra aspra e selvaggia in un giardino dell'eden in verticale. Un terra la cui bellezza però si regge su equilibri fragilissimi che molto dipendono dalla qualità dell'attività antropica che abitanti e viaggiatori esercitano su di essa.

La Costa d'Amalfi è soprattutto un tesoro gastronomico da scoprire. A partire dagli agrumi, che hanno dal medioevo tempo un ruolo centrale nella gastronomia locale. Qui si produce il celebre limone sfusato di Amalfi che si distingue per l'elevata concentrazione di sostanze aromatiche (oli essenziali e terpeni), in alcuni casi in quantità doppia rispetto alle varietà più comuni, e che per questo garantisce risultati straordinari se usato nella preparazione del limoncello.

I percorsi diventano un'opportunità per visitare le distese di limoneti da dove nasce il Limone IGP Costa d'Amalfi, bussare al laboratorio-boutique di Valentino Esposito, a Positano, dove vengono elaborate marmellate e confetture preparate esclusivamente con ingredienti locali, o farsi incantare da vigneti secolari che animano il paesaggio del borgo di Tramonti, da cui nasce il Tintore, l'uva autoctona della zona.

E poi ancora, fare capolino a Cetara, il piccolo villaggio di pescatori, noto per l'inconfondibile colatura tradizionale di alici DOP (Presidio Slow Food). Entrare da Nettuno, azienda che dagli anni ‘50 lavora artigianalmente il pescato locale, per vedere insieme al proprietario Giulio Giordano, come si ottiene il prezioso liquido ambrato che percola dalle botti in cui sono conservate e maturate le alici pescate nel Golfo di Salerno.

Gustare alcune specialità del luogo in ristoranti che hanno segnato la storia della tradizione e dell'innovazione culinaria della Costa d'Amalfi, fra cui M'ama a Praiano e la celebre Hostaria di Bacco a Furore, che ospitò personaggi storici della politica e della cultura italiana, fra cui Roberto Rossellini e Anna Magnani. Gli itinerari sono stati costruiti anche per permettere all'ospite di osservare da vicino le maestrie artigianali che hanno segnato la creatività della zona, fra cui il Museo della carta di Amalfi.

Come posso organizzare il mio viaggio?

È possibile contattare ogni singola struttura autonomamente oppure è possibile farsi consigliare nella costruzione di un percorso personalizzato. Grazie alla collaborazione fra le comunità locali in Costa d'Amalfi si è sviluppato un ampio network di guide e appassionati, capaci di raccontare questa terra, la sua storia, e le sfide che affronta, attraverso un'offerta gastronomica di turismo esperienziale di altissimo livello, che unisce il piacere alla responsabilità.

Rivolgiti a Info Point del Distretto Turistico Costa d'Amalfi:

tel. 089874557 - Mob. 342.0602674 - Email: infopoint@distrettocostadamalfi.it

Fonte: Amalfi News

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