Tu sei qui: Economia e TurismoStabilimenti balneari, Bruxelles contro Decreto Rilancio: «No a proroga concessioni. Italia rispetti legge Ue»
Inserito da (Maria Abate), venerdì 10 luglio 2020 09:46:45
Il Decreto Rilancio, recepito nel maxi emendamento approvato con il voto di fiducia, proroga per altri 13 anni, ossia fino al 2033, le concessioni demaniali marittime in violazione della tanto contestata (da balneari e ambulanti italiani) direttiva Bolkestein. E la Commissione europea non ci sta: la portavoce Sonya Gospodinova ha affermato che quella sulle concessioni sulle coste «è una discussione che va avanti da molto tempo con le autorità italiane» e che «la sentenza della Corte di giustizia europea va rispettata».
La sentenza in questione, già nel 2016, aveva detto che la proroga delle concessioni agli stabilimenti balneari, proroga confermata in questi giorni dal governo Conte, viola le norme Ue sulla concorrenza, precisando che il rilascio delle autorizzazioni per lo sfruttamento economico delle spiagge «deve essere oggetto a una procedura di selezione tra i potenziali candidati, che deve presentare tutte le garanzie di imparzialità e trasparenza, in particolare un'adeguata pubblicità».
Ma, «la proroga automatica delle autorizzazioni non consente di organizzare una tale procedura di selezione». Pertanto, secondo i giudici Ue, l'Italia può «limitare le autorizzazioni per ragioni particolari», ma deve comunque bandire una nuova gara per le concessioni e non prorogarle senza concorso.
L'intervento dell'Ue non è piaciuto alla Lega: «Quella di Bruxelles è una ingerenza quanto mai odiosa - ha scritto su Facebook l'eurodeputata del Carroccio Rosanna Conte -. A prescindere dalle posizioni sul tema, c'è un dato di fatto incontestabile: dinanzi alla grave crisi economica determinata dalla pandemia, dinanzi a una crisi epocale per il turismo, togliere a migliaia di famiglie la loro fonte di reddito sarebbe un atto gravissimo. Se Bruxelles ci tiene tanto alla concorrenza corretta nel mercato unico, tema alla base della Bolkenstein, pensi semmai ai mega aiuti di Stato che la Germania sta elargendo alle sue imprese e che stanno dando un vantaggio competitivo enorme alle industrie tedesche».
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Fonte: Positano Notizie
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