Tu sei qui: Economia e TurismoTouring Club Italiano: 6 febbraio escursione guidata a Santa Maria de Olearia di Maiori e Villa Romana di Minori
Inserito da (ilvescovado), sabato 9 gennaio 2016 11:45:07
Aperte le prenotazioni (max 40 posti) per partecipare alla visita guidata che il Touring Club Italiano - associazione non profit che si occupa da oltre cent'anni di turismo, cultura e ambiente - ha organizzato per sabato 6 febbraio al complesso rupestre di Santa Maria de Olearia di Maiori e ai resti della Villa Romana di Minori. Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano associarsi.
Guidati da Felice Bottiglieri, volontario accompagnatore e console del Tci, i partecipanti saranno condotti dunque presso il complesso monumentale di Santa Maria de Olearia collocato lungo la statale amalfitana che collega il promontorio di Capo d'orso con Maiori, badia benedettina del secolo XI che si apre nell'anfrattuosità della roccia. Notizie della sua fondazione risalgono al primo arcivescovo di Amalfi, Leone, che ne rivestì la carica dal 987 fino alla morte, avvenuta nel 1029; egli concesse a Pietro, un eremita che viveva in quei luoghi con il nipote Giovanni, di edificare la chiesa nei pressi del sito ove avveniva la lavorazione dell'olio. Rara e preziosa testimonianza di arte e architettura del primo Medioevo nell'intero Ducato di Amalfi, il monumento è stato reso noto, per la prima volta, nel 1871, dal Salazaro. Nel corso del tempo buona parte di esso è stato trasformato ad uso privato. Per quanto suggestive siano le sue caratteristiche architettoniche e ambientali, i dipinti che lo decorano costituiscono il dato di maggiore interesse. Si tratta di tre diversi cicli pittorici ad affresco, tutti medievali, ma eseguiti in tempi diversi, che rappresentano figure di santi, scene della vita di Cristo e scene di miracoli di San Nicola.
Quindi il trasferimento presso la villa romana di Minori, risalente al secolo I, che attesta quale notevole località di soggiorno doveva essere il borgo costiero in epoca imperiale. L'edificio copre una superficie di circa mq. 2.500, per cui doveva appartenere a una persona di notevoli disponibilità finanziarie e di alto livello culturale e di gusto: basti pensare che il materiale da costruzione poteva essere trasportato soltanto per mare. La scoperta, puramente casuale, risale soltanto al 1932. L'intera struttura è tornata alla luce a seguito della rimozione dei materiali terrosi apportati dalla fiumana alluvionale del 25-26 ottobre 1954 e dalla demolizione di strutture - case e giardini - che erano cresciute nei secoli al di sopra di essa.
Programma:
Ore 9,30 - Ritrovo dei partecipanti (con mezzi propri) a Capo d'Orso (piazzale antistante l'omonimo ristorante) sulla Strada Statale n. 163 Amalfitana
Ore 10,00 - inizio della visita guidata dell'abbazia;
Ore 11,30 - spostamento del gruppo a Minori;
Ore 11,45 - visita della villa romana;
Ore 13,30 - conclusione della manifestazione a Capo d'Orso
Per info clicca qui.
Fonte: Il Vescovado
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