Un’opera potente, che scuote le coscienze e riporta al centro del dibattito pubblico il valore della resistenza non violenta e dell’amicizia tra i popoli. Si terrà giovedì 17 luglio alle ore 20.30 in Piazza Cantilena a Minori, la proiezione gratuita del documentario "No Other Land", promossa dalla sezione A.N.P.I. Costiera Amalfitana.

Il film, vincitore dell’Oscar 2025 come miglior documentario, è il frutto del lavoro coraggioso di un collettivo israelo-palestinese, che ha scelto di raccontare in prima persona lo sradicamento dei villaggi palestinesi di Masafer Yatta, nel sud di Hebron, tra il 2019 e il 2023.

Un’area abitata da oltre mille persone, trasformata nel 1981 in zona di tiro dall’esercito israeliano. Da allora, gli abitanti sono sottoposti a sfratti, demolizioni, vessazioni. La sentenza del 4 maggio 2022 della Corte Suprema israeliana, che ha dato ragione all’esercito, ha sancito la definitiva espulsione dei residenti e la distruzione sistematica dei villaggi, destinati a essere inglobati in un poligono militare.

La pellicola è testimonianza viva di un’amicizia che resiste alla guerra e alla violenza: tra i co-registi vi è Hamdan Ballal, palestinese, che è stato aggredito e arrestato da coloni israeliani lo scorso 24 marzo 2025. Nonostante le intimidazioni, gli autori hanno scelto di dare voce a chi non ne ha, filmando con ostinazione i volti, le storie, la determinazione degli abitanti di Masafer Yatta.

«Guarderemo lo scontro in carne e ossa - commentano dall’A.N.P.I. – l’aberrazione della "giusta" distruzione, l’attentato catastrofico ai legami, ai riconoscimenti, al contratto sociale. Ma anche la loro possibile sopravvivenza nella resistenza del dissenso, nel coraggio della diserzione».

L’intento dell’associazione è chiaro: informare, sensibilizzare, mobilitare. «Come già fatto con la manifestazione del 12 giugno a Maiori – spiegano gli organizzatori – vogliamo scuotere le coscienze e sollecitare le istituzioni che, dopo oltre due anni di massacro, restano complici del governo israeliano. Il primo passo per costruire una società più giusta è conoscere ciò che accade».

L’ingresso alla proiezione è gratuito e aperto al pubblico, fino a esaurimento posti.