Tu sei qui: Good newsIl giorno della Santa Rosa, quando la solidarietà accorcia le distanze: riflessioni dal cuore della Costa d’Amalfi
Inserito da (Admin), mercoledì 2 aprile 2025 15:57:12
di Massimiliano D'Uva
C’è un momento, nel frastuono della quotidianità, in cui il tempo sembra fermarsi per lasciare spazio a ciò che conta davvero: le persone, i gesti, i valori. È quello che è accaduto durante l’evento benefico organizzato per sostenere il presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello, un appuntamento che ha risvegliato in ciascuno di noi un forte senso di appartenenza.
Ci sono serate che non si dimenticano. Non per lo sfarzo, né per la platea, ma per la verità che lasciano dentro. La serata "Insieme per la Salute", svoltasi venerdì 28 marzo nella Chiesa di Santa Maria di Grado a Conca dei Marini, è stata una di quelle. Un evento nato dal cuore - nel mezzo della scorsa stagione lavorativa, quando il tempo scarseggia e la fatica si fa sentire – e riuscito grazie alla generosità e all’impegno di una comunità intera, con in prima linea la famiglia Pansa e il team del Santarosa Pastry Cup.
L’occasione era la consegna ufficiale della strumentazione sanitaria al Presidio Ospedaliero di Castiglione di Ravello, acquistata grazie ai fondi raccolti lo scorso 30 agosto 2024 in occasione de "Il Giorno della Santarosa".
Tra i tanti momenti intensi vissuti, due in particolare mi hanno colpito nel profondo. Il primo è stato l’intervento del sindaco di Conca dei Marini, l'avvocato Pasquale Buonocore, che con una profondità rara ha offerto una vera e propria lectio magistralis sull’attuale scenario internazionale. In un tempo segnato da tensioni e conflitti, ha saputo riportarci a una dimensione umana, intima, in cui anche piccoli gesti – come un evento benefico o una donazione – diventano atti di resistenza civile e sociale. Un richiamo forte alla responsabilità collettiva, al senso di comunità. Parole che sono arrivate dirette, senza filtri, lasciando un segno in tutti i presenti, sottolineato anche dalla moderatrice della serata, la dottoressa Raffaella Gambardella.
Il secondo, altrettanto potente, è stato l’intervento del dottor Franco Lanzieri. Chi conosce il suo impegno per il presidio di Castiglione sa che non si tratta solo di un lavoro: è una missione. Con la voce rotta dall’emozione – la stessa che ha contagiato tutti noi – ha raccontato la quotidianità di un pronto soccorso di frontiera, dove ogni giorno si combatte una battaglia silenziosa per garantire cure, dignità, presenza. Racconti semplici, ma carichi di umanità, che hanno ricordato a tutti perché questo presidio non può e non deve essere lasciato solo.
Accanto a questi due momenti per me indimenticabili, l’intervento del Consigliere Regionale on. Franco Picarone ha sottolineato quanto questi esempi debbano essere il seme di un futuro fondato sulla solidarietà. Il Dirigente Medico di Presidio, dott. Walter Longanella, ha rimarcato il ruolo insostituibile dell’ospedale di Castiglione, presidio essenziale per residenti e turisti in un’area in cui la tempestività può salvare la vita.
La serata è proseguita con un raffinato omaggio al poeta Alfonso Gatto, curato dal cardiologo Ulisse Di Palma e accompagnato dal giovanissimo talento Giuseppe Mansi al sassofono.
Il racconto del legame tra la Sfogliatella Santarosa e l’identità culturale di Conca è stato affidato ai volti storici del Santarosa Pastry Cup: Nicola Pansa, Tiziana Carbone e Antonio Vuolo. Nicola ha voluto rendere omaggio ai maestri pasticceri e chef stellati che hanno reso ancora più forte l’evento, dimostrando quanto il cibo sia veicolo di solidarietà. Tiziana ha parlato della ricerca storica intorno alla Santarosa e del progetto di una nuova associazione, "La Dolcissima Compagnia della Santarosa", a metà strada tra volontariato e cultura. Antonio, infine, ha saputo tradurre in parole semplici ma efficaci il senso profondo della serata: la solidarietà non è un’eccezione. Deve essere la regola.
Il tutto si è concluso, com’era giusto, in dolcezza, con la degustazione della Sfogliatella Santarosa offerta dalla Pasticceria Pansa. Un dolce simbolo che ha chiuso il cerchio: gusto, storia, condivisione.
In un’epoca in cui le parole spesso superano i fatti, questa serata ha ribaltato l’equazione. Ha mostrato come l’impegno, se condiviso, può diventare speranza. E la speranza, se coltivata, può diventare cura. Per il nostro ospedale. Per la nostra comunità. Per tutti noi.
Fonte: Positano Notizie
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