Tu sei qui: GourmetColatura di Alici di Cetara DOP: si guarda al futuro, prossime mosse Agroqualità e produzione
Inserito da (Maria Abate), giovedì 25 giugno 2020 12:22:31
Obiettivo quasi raggiunto per la Colatura di Alici di Cetara: ottenere la certificazione DOP. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Europea della richiesta, si guarda già al futuro, alle mosse da compiere dopo la fatidica data del 22 settembre 2020.
«Dal 22 giugno siamo sulla GUCE (Official Journal of the European Union - C 208/10). Sono cominciati i fatidici tre mesi istituzionali nel corso dei quali ci può essere una richiesta di approfondimento da parte di soggetti imprenditoriali europei», dichiara la presidente dell'Associazione per la valorizzazione della Colatura di Alici di Cetara Lucia Di Mauro.
Dopo che sarà calato definitivamente il sipario sulla burocrazia, si potrà cominciare la fase della produzione. Nove mesi di maturazione delle alici nei terzigni e botti di legno, con l'arrivo sugli scaffali della Colatura di Alici di Cetara Dop nel 2021.
«Da ottobre - spiega il professor Vincenzo Peretti - si parte con la realizzazione del piano di controllo redatto dall'Ente di Certificazione indicato dall'Associazione per la valorizzazione della Colatura di Alici di Cetara, che nel caso specifico è l'Agroqualità, a cui farà seguito l'approvazione ministeriale. Finita questa fase le aziende del territorio salernitano, che ne faranno richiesta, si iscriveranno al sistema di certificazione e potranno finalmente partire, seguendo severamente le indicazioni contenute nel disciplinare di produzione, con la produzione delle prime confezioni Dop».
«Quando si passa ai ringraziamenti, si rischia sempre di dimenticare qualcuno, questa volta è il caso di partire dai pescatori, importante categoria per l'approvvigionamento delle alici pescate esclusivamente nel mare antistante la provincia di Salerno, alle quattro aziende produttrici Iasa, Nettuno, Delfino e Armatore che avranno l'onore di produrre le prime confezioni Dop per finire ai ristoratori di Cetara: Al Convento, La Cianciola e San Pietro», ha chiosato Di Mauro.
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Fonte: Amalfi News
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