Tu sei qui: GourmetLasagna regina della tavola di Carnevale, il gusto autentico della tradizione
Inserito da (redazionelda), sabato 25 febbraio 2017 19:32:29
di Sigismondo Nastri
Carnevale, tempo di gozzoviglie. Soprattutto, tempo di lasagna. S'è aperta stamane su Facebook una discussione provocata dalla domanda: "Ci vuole o no l'uovo sodo?". Qualcuno ha risposto di no. Io, che mi ritengo un custode di quella che ho definito "cucina paesana della Costa d'Amalfi", quindi patrimonio del territorio, dico di sì. Premesso, ovviamente, che la lasagna, come ogni altra pietanza, ciascuno è libero di prepararla come meglio crede (de gustibus non est disputandum). Solo che, se vogliamo attenerci alla tradizione, non possiamo rinunciare a inserire, nella farcitura, le fette di uovo sodo.
Altra querelle: che tipo di lasagne? Escluderei subito quelle all'uovo e quelle cosiddette precotte: appartengono a una cultura gastronomica diversa dalla nostra. Lisce o frastagliate? Secondo me, fa lo stesso. L'importante è che siano di grano duro e di buona qualità. Devono essere lessate molto al dente in acqua salata, nella quale va aggiunto un filo d'olio d'oliva ad evitare che si incollino tra loro. E poi disposte in bell'ordine, a strati, in una tortiera (anche quelle di alluminio monouso vanno bene) sul fondo della quale è stato già spalmato un po' di sugo. La buona riuscita della pietanza sta proprio nel sugo, che deve essere un vero e proprio ragù, abbondante, non troppo tirato, fatto con carne di maiale (tracchiolelle, salsiccia). E, aggiungo io, quelle grosse polpette di carnevale che mi piacciono tanto (carne di vitella macinata: mollica di pane bagnata, strizzata e sbriciolata: uova sbattute, formaggio parmigiano grattugiato, uva sultanina, pinoli, aglio, prezzemolo, sale q,b.). Polpette fritte e poi calate nel sugo, da consumare come secondo piatto.
Una "signora" lasagna può essere formata anche da tre strati. La farcitura, tra uno strato e l'altro, è composta, oltre che dalla salsa, che va distribuita in modo regolare, da fettine di fior di latte o provola affumicata (si consiglia di acquistare i latticini qualche giorno prima e tenerli in frigo per averli più compatti), fette di uova sode, polpettine di carne di maiale (piccolissime, più piccole di una noce per intenderci) fritte, salsiccia sbriciolata (se è quella fresca cotta nel sugo) o disposta a fettine (se si preferisce quella stagionata), ricotta passata al setaccio o distribuita a sbriciolata, abbondante formaggio parmigiano grattugiato. Sull'ultimo strato, soltanto il sugo di ragù e il formaggio.
La cottura definitiva avverrà nel forno, fino a quando la superficie non si sarà rosolata dolcemente. La ricetta, ovviamente, non è mia. E' quella che ci è stata insegnata dalle nostre mamme e dalle nostre nonne e che viene confermata dall'Artusi della nostra gastronomia, l'indimenticato medico salernitano Achille Talarico.
Fonte: Il Vescovado
rank: 104544107
A soli 34 anni, Fabrizio Mellino è già un nome di punta della cucina italiana e internazionale. Chef del celebre ristorante 3 Stelle Michelin "Quattro Passi" di Nerano, a Massa Lubrense, Mellino è stato in questi giorni protagonista a Venezia, dove ha curato i diversi banchetti per il matrimonio di Jeff...
"Fare rete", è stata questa una delle prime esigenze dello chef Vincenzo Guarino, non appena trasferitosi ad Agerola, al timone del ristorante La Corte degli Dei di Palazzo Acampora. Ed è esattamente in questa prospettiva che Guarino ha selezionato presìdi e coltivazioni dalle quali approvvigionare la...
di Massimiliano D'Uva Riunione di lavoro questa mattina a Napoli e quale occasione migliore per discutere di progetti se non davanti a una buona pizza? In compagnia dell'amico Sabatino Di Maio, ci siamo ritrovati al numero 162 di Via Luca Giordano, ospiti della pizzeria del Maestro Giuseppe Vesi, imprenditore...
Il giallo acceso dei limoni, i sorrisi degli ospiti e il profumo della tradizione: così ha preso il via l'estate all'Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, con la spettacolare Yellow Night, un evento esclusivo dedicato al simbolo per eccellenza della Costiera: il limone. L'atmosfera è quella di una...