Tu sei qui: GourmetPizza e Birra: errare humanum est....
Inserito da (admin), domenica 19 febbraio 2017 18:05:46
di Lucio Robustelli*
Sembra che la consuetudine di abbinare pizza e birra risalga nientedimeno che ai tempi degli Egizi. Senza andare indietro di due millenni, ed avvicinandoci a tradizioni locali, le prime pizze dell'800 realizzate alla buona nei vicoli di Napoli erano fruibili per pochi centesimi da "carrettini" ambulanti; in un momento e in un ambiente in cui non c'era alcuna ricchezza, unica bevanda "povera" da poter vendere in abbinamento era proprio la birra, da cui poi si sarebbe tramandata questa consuetudine.
Alcuni nutrizionisti si sono sbilanciati definendo un errore questo abbinamento per il gonfiore causato dalla somma di due prodotti realizzati essenzialmente con lievito, che provocherebbe pertanto scarsa digeribilità.
Senza entrare in ambiente medico, ci limiteremo qui a coadiuvare gli amanti della pizza nella risoluzione di un "problema" frequente nelle tavolate serali con gli amici: quale vino beviamo con la pizza? La risposta professionale di un sommelier sarebbe: quale tipologia di pizza? Sì perché capite bene che una marinara ha un gusto ben diversa da una pizza bianca provola, speck e porcini con spolverata di tartufo nero!
Qui non vi annoierò con i concetti tecnici derivabili dall'esame organolettico di ogni ingrediente, questa è una rubrica che si legge col sorriso (e con l'acquolina in bocca!). Per cui mi limito a schematizzare alcuni piccoli consigli operativi , da utilizzare a tavola con amici e parenti.
1. Non scegliete vini fortemente strutturati e/o invecchiati (conserviamoli per una grigliata di carni rosse)
2. Sulle pizze rosse (con salsa di pomodoro cotta) non particolarmente complesse, preferite un vino bianco
3. Sulle pizze con ingredienti grassosi o aromatici, azzardate un vino persistente, anche frizzante
4. Sulle pizze più complesse scegliete pure una bottiglia di bollicine di vostro gradimento (ma non diciamolo ai nutrizionisti che potrebbero tirare in ballo il concetto dell'anidride carbonica come per la birra!)
La nostra scelta TOP di abbinamento su una pizza margherita con mozzarella di bufala campana DOP va per un Asprinio di Aversa fermo, invecchiato non oltre i 3/4 anni, un vino secco, fresco, persistente, con sentori di agrumi (lime e mela verde su tutti).
*Dr. Lucio Robustelli, Sommelier professionista dell'AIS (Associazione Italiana Sommelier)
Fonte: Il Portico
rank: 103831105
A soli 34 anni, Fabrizio Mellino è già un nome di punta della cucina italiana e internazionale. Chef del celebre ristorante 3 Stelle Michelin "Quattro Passi" di Nerano, a Massa Lubrense, Mellino è stato in questi giorni protagonista a Venezia, dove ha curato i diversi banchetti per il matrimonio di Jeff...
"Fare rete", è stata questa una delle prime esigenze dello chef Vincenzo Guarino, non appena trasferitosi ad Agerola, al timone del ristorante La Corte degli Dei di Palazzo Acampora. Ed è esattamente in questa prospettiva che Guarino ha selezionato presìdi e coltivazioni dalle quali approvvigionare la...
di Massimiliano D'Uva Riunione di lavoro questa mattina a Napoli e quale occasione migliore per discutere di progetti se non davanti a una buona pizza? In compagnia dell'amico Sabatino Di Maio, ci siamo ritrovati al numero 162 di Via Luca Giordano, ospiti della pizzeria del Maestro Giuseppe Vesi, imprenditore...
Il giallo acceso dei limoni, i sorrisi degli ospiti e il profumo della tradizione: così ha preso il via l'estate all'Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, con la spettacolare Yellow Night, un evento esclusivo dedicato al simbolo per eccellenza della Costiera: il limone. L'atmosfera è quella di una...