Tu sei qui: Lettere alla redazioneDalle ceneri di Hiroshima e Nagasaki un monito per il nostro tempo
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 6 agosto 2025 12:11:29
Di Raffaela Fasano
6 Agosto 1945 - 6 Agosto 2025.
Nei primi giorni di Agosto del 1945 il mondo entrò in una nuova terrificante era: il 6 agosto del 1945 una prima bomba atomica, un ordigno all'uranio, soprannominata "Little Boy", venne sganciata su Hiroshima, polverizzando la città. Tre giorni dopo, il 9 Agosto, "Fat Man", una bomba al plutonio, si abbatté su Nagasaki.
Le conseguenze furono devastanti: decine di migliaia di vite furono incenerite all'istante e molte altre nei giorni e negli anni successivi mentre tutto l'ambiente veniva avvelenato. Al di là della distruzione fisica, l'evento generò un trauma collettivo e una profonda riflessione morale sul potere distruttivo che l'umanità aveva, ora, a disposizione
Questi due eventi, infatti, non solo misero fine alla Seconda Guerra mondiale, costringendo il Giappone alla resa incondizionata, ma rivelarono all'umanità la sua stessa capacità di autodistruzione, aprendo un'era nuova e terrificante: l'era nucleare.
L'immagine mostra la "Collina della Speranza", un'opera d'arte in marmo situata nel tempio Kosanji sull'isola di Ikuchijima, nella prefettura di Hiroshima, in Giappone.
L'opera è stata creata dallo scultore Kazuto Kuetani, del quale Minori vanta un'opera.
Oggi, a decenni di distanza, le ceneri di Hiroshima e Nagasaki dovrebbero risuonare nella coscienza collettiva come un monito perenne, un promemoria del costo inimmaginabile di una guerra e della follia di un conflitto nucleare e questo risulta ancora più pressante nel contesto delle attuali tensioni globali.
La guerra in Ucraina, scatenata dall'invasione russa, ha riportato alla ribalta la minaccia di una escalation nucleare, ricordando a tutti che il pericolo, lungi dall'essere svanito, è sempre presente.
Allo stesso modo, il conflitto a Gaza, tra Israele e Hamas, pur non coinvolgendo direttamente armi nucleari, ci ricorda la brutalità e la disumanizzazione che la guerra porta con sé. Le inaudite sofferenze della popolazione e l'escalation di violenze rappresentano un ennesimo e drammatico esempio di come i conflitti armati siano un fallimento dell'umanità.
Oggi, più che mai, le bombe di Hiroshima e Nagasaki non possono e non devono essere dimenticate. Esse rappresentano il punto di non ritorno, sono la dimostrazione definitiva che facilmente la guerra può superare ogni limite morale come, del resto, sta già accadendo, tra l'indifferenza generale e distruggere non solo vite, ma anche il futuro stesso di un popolo.
Le bombe di Hiroshima e Nagasaki sono un monito a tutti i leaders e ai popoli del mondo: non esistono vittorie degne di questo nome se ottenute a costo di una distruzione totale o di un genocidio. La loro lezione è che la pace, per quanto difficile e complessa, è l'unica strada che conduce alla sopravvivenza e alla dignità dell'uomo. E la pace si può costruire solo con la pace. Dimenticare questa lezione significherebbe condannarsi a ripeterne gli orrori in una spirale di violenza, dalla quale l'intera umanità uscirebbe sconfitta. E non dimentichiamoci che i conflitti offendono e distruggono tutte le specie viventi, anche quelle meno visibili.
La guerra uccide la Terra che la ospita e toglie vita al futuro!
Ci piace concludere queste righe, citando alcuni versi del poeta Pablo Neruda che, a proposito della bomba atomica e delle sue conseguenze devastanti parla di morte che "sisparse a onde parallele e raggiunse la madre addormentata col suo bambino, il pescatore del fiume e i pesci, la panetteria e i pani... tutto fu polvere che mordeva, aria assassina... gli uomini furono d'improvviso lebbrosi, afferravano la mano dei figli e la piccola mano rimaneva nella loro".
E allora, questo monito risuoni per sempre e... "sia pace per le aurore che verranno".
Fonte: Il Vescovado
rank: 10814106
Ancora un episodio di inciviltà e disturbo nel cuore di Ravello, stavolta denunciato pubblicamente tramite le nostre pagine da una cittadina esasperata. A segnalare quanto accaduto nella serata di ieri, 4 agosto, è Clelia Mansi, che racconta di essere stata vittima di un gesto vandalico da parte di un...
Nella notte del 24 luglio scorso, Francesco Turco, 25 anni, dipendente di un ristorante di Maiori, è rimasto vittima di un grave incidente motociclistico lungo la Statale Amalfitana, nei pressi del residence Due Torri. Stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro quando ha perso il controllo della...
Un grido accorato si leva dal cuore di Atrani, dove un gruppo di cittadini ha deciso di rompere il silenzio e denunciare pubblicamente l'abbandono della chiesa di Santa Geltrude, da undici mesi chiusa per l'interruzione dell'erogazione di energia elettrica. Un luogo simbolico per ''intera comunità, teatro...
di Alfonso Mansi, professore di materie giuridiche in quiescenza La Costituzione Italiana sancisce la centralità della persona e l'obbligo, da parte dello stato, di rimuovere tutti quegli ostacoli, che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo degli individui...