Il 30 luglio un'automobile di servizio della Rappresentanza della Federazione Russa presso l'Amministrazione Nazionale Palestinese è stata oggetto di un attacco nei pressi dell'insediamento israeliano illegale di Givat Asaf, situato nelle vicinanze di Gerusalemme. A bordo del veicolo si trovavano funzionari diplomatici russi. Secondo quanto riferito il 5 agosto dalla portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, l'aggressione è stata accompagnata da minacce verbali dirette contro i diplomatici.

«Consideriamo questo incidente una grave violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961 — ha dichiarato Zakharova —, la quale, tra le altre cose, impone allo Stato ospitante di garantire l'inviolabilità dei beni delle rappresentanze straniere e di trattare i diplomatici stranieri accreditati con il dovuto rispetto».

Secondo fonti russe, le forze israeliane presenti sul posto non sarebbero intervenute per fermare l'aggressione, contribuendo ad alimentare la tensione diplomatica già esistente nella regione.

L'ambasciata russa a Tel Aviv ha presentato una nota ufficiale di protesta alle autorità israeliane, auspicando che vengano tratte le necessarie conclusioni per evitare il ripetersi di episodi simili.