"Un'artista che sprizza simpatia da tutti i pori, anche quando è lontano dai riflettori. È stato un piacere per noi averlo a colazione". Con queste parole, la storica Pasticceria Pansa di Amalfi ha salutato il celebre attore e comico Lillo Petrolo, in visita sulla Divina Costiera per una breve pausa rigenerante.

Lillo si trova in Campania per partecipare alla 55ª edizione del Giffoni Film Festival, dove ha presentato in anteprima il suo nuovo film "Tutta colpa del rock", una commedia musicale tra gag irresistibili, emozioni e panorami romani, che arriverà nelle sale dal 28 agosto 2025.

Il 20 luglio i giffoner hanno visto in anteprima il nuovo film targato PiperFilm con Netflix con il supporto di Andrea Jublin presente in sala con i protagonisti Lillo Petrolo e Naska.

Il film racconta la forza universale della musica e la possibilità di rinascere proprio attraverso di essa. Lillo veste i panni del protagonista, affiancato da un cast d'eccezione: Maurizio Lastrico, Elio, Naska (al suo debutto al cinema), Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo, Agnese Claisse, Massimo Cagnina e la partecipazione di Carolina Crescentini.

Bruno (Lillo) è un ex chitarrista rock caduto in disgrazia, bugiardo patologico, egoista, vanesio e padre assente. Dopo una sequenza di errori tragicomici finisce in carcere. Sembra che abbia toccato il fondo e, invece, proprio nel luogo più costrittivo che esista, nasce per lui un'occasione imprevista: fondare una band con altri detenuti per partecipare al Roma Rock Contest e vincere i soldi necessari a mantenere una promessa fatta alla figlia Tina: portarla negli USA per un leggendario "Rock Tour". Intorno a lui si raccoglie un gruppo di improbabili musicisti reclusi: Roberto (Maurizio Lastrico), il suo compagno di cella e padre affettuoso; Osso, un gigante minaccioso eppure fragile; il Professore, un intellettuale schivo e silenzioso; Eva, una batterista sui generis e K Bone, un ex-trapper che si trasforma in penna e vero spirito trainante della band.

"Tutta colpa del rock" non è solo una commedia brillante, ma anche una dichiarazione d'amore alla musica come strumento di libertà, identità e trasformazione personale. La tappa ad Amalfi è stata dunque un piccolo momento di relax tra il calore del pubblico campano e l'attesa per l'uscita ufficiale del film.