Ci sono luoghi in Costiera Amalfitana che rappresentano veri e propri simboli, scrigni dal valore inestimabile che custodiscono le capacità uniche di uomini e donne oltre al loro stesso amore verso quella che è l'ospitalità più sincera e genuina del nostro territorio.

Si può essere icona di lusso e stile senza necessariamente stravolgere la propria identità e la propria storia?

La risposta, se parliamo de Il San Pietro di Positano, potrebbe apparire scontata ma la realtà è che dietro un viaggio lungo 53 anni non c'è solo una lucida visione, quella di zio Carlino, o la passione che la signora Virginia Attanasio è riuscita a trasmettere ai figli Vito e Carlo Cinque, attuali manager della struttura positanese.

Il San Pietro trascende qualsiasi esperienza di ospitalità, migliorandosi continuamente, quasi come fosse dotato di un'intelligenza artificiale: dopo ogni singolo servizio, ogni piccola manutenzione, qualsiasi tipo di aggiornamento, questa dimora cambia per lasciare immutato il piacere agli ospiti di essere parte integrante della magia che la avvolge.

Il meraviglioso spettacolo di fuochi d'artificio andato in scena ieri sera, curato nei minimi particolari dallo staff della Pirotecnica Mansi, non è altro che un piccolo tributo alla storia di questi luoghi, di Positano ma non solo, che ogni anno si arricchisce di un nuovo capitolo.