Tu sei qui: PoliticaCaso city manager, Senatore al contrattacco
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 18 marzo 2002 00:00:00
Alfonso Senatore (nella foto in alto) si costituisce nel procedimento civile intentato da Vittorio Del Vecchio e preannuncia una controquerela, chiedendo un risarcimento di cinquecento milioni da devolvere in favore di tutti gli enti di beneficenza cavesi. Lo scontro si arricchisce di un nuovo capitolo: venerdì scorso il consigliere provinciale di An si è costituito davanti al Tribunale di Salerno, sezione distaccata di Cava de' Tirreni. Un giudizio che trae origine dalla battaglia di legalità politica intrapresa dal noto esponente politico di An contro le nomine ultramilionarie effettuate dal sindaco Alfredo Messina nei suoi primi mesi di amministrazione. Vittorio Del Vecchio (nella foto al centro), direttore generale del Comune, sporse nei mesi scorsi una querela nei confronti di Alfonso Senatore, ravvisando nelle sue conferenze stampa elementi di offesa alla sua reputazione e professionalità, ed aveva chiesto un risarcimento di cinquecento milioni. «La mia è e sarà solo una battaglia politica. La mia opposizione alle nomine, tra le quali quella di Vittorio Del Vecchio a city manager, era di natura politica: ravvisavo uno sperpero del danaro pubblico. La Carta costituzione, all'articolo 21, prevede questo diritto ed io lo ho esercitato e lo eserciterò sempre quando sono in gioco gli interessi della comunità o del singolo cittadino», spiega Senatore. Una critica che gli costò l'incarico di assessore. Già all'indomani dell'insediamento della Giunta, Alfonso Senatore fu defenestrato per aver invocato una pausa di riflessione sulle nomine. «Avevo chiesto di soprassedere in attesa di individuare i bisogni. Purtroppo Messina (nella foto in basso) non volle attendere e ritenne che non fossi funzionale al progetto che aveva. Ma intanto la comunità è stata gravata di una grande spesa». Ora la parola passa ai giudici.
Fonte: Il Portico
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