«Essere attaccati per le proprie idee non è cosa facile da affrontare e richiede impegno, soprattutto quando il terreno di confronto è politico. Sentirsi attaccati è altra cosa e dovrebbe indurre a riflessioni serie, specie se si parla di rispetto verso i cittadini e di verità. In merito alla recente vicenda che ha visto l’intervento della trasmissione satirica "Striscia la notizia" il sindaco di Maiori, protagonista della stessa, ha voluto individuare la responsabilità dell’iniziativa nei competitori politici, poiché ancora immersi nel livore della competizione elettorale, definendo la sua scelta di declamare una parte per intero di un discorso altrui nel suo comizio come atto di ammirazione verso il Presidente della Regione De Luca».

Con queste parole, Elvira D'Amato, candidata alla carica di sindaco di Maiori con la lista #maioridinuovo, interviene sull'episodio che ha coinvolto Antonio Capone, protagonista a sorpresa della trasmissione satirica e irriverente di Canale 5. Nella puntata del 29 settembre, infatti, i conduttori Ficarra e Picone, hanno mandato in onda il video dell'appello al voto del primo cittadino di Maiori, copiato integralmente da un discorso del governatore della Campania,Vincenzo De Luca, risalente al 2010. Il video, montato in maniera tale da mettere a confronto i due comizi, periodo per periodo, parola per parola, ha incastrato Capone che, nell'intervista rilasciata ieri mattina a Positano Notizie, ha tirato in ballo le opposizioni su quanto accaduto.

Sentitasi chiamata in causa, la D'Amato ha deciso di rispondere così: «A nostro sommesso parere i fatti si commentano da sé e non crediamo sia utile al paese continuare sterili dibattiti, né alimentare sui social gli appassionati commenti dei sostenitori di Tonino, delle cui capacità di ironia siamo certi. Dal nostro canto avremmo forse preferito che sui social oggi i "guerrieri della giustizia sociale" si fossero intrattenuti piuttosto sulle attuali difficoltà che interessano gli studenti della nostra scuola ma siamo stati distratti da altra "presunzione" di verità. Il senso della realtà dovrebbe sovrintendere ad ogni nostro gesto e ad ogni espressione delle relazioni tra persone, anche a quelle intrattenute attraverso le tecnologie spesso con punte di bulimia comunicativa».

«Ha ragione il sindaco a ricordare che le elezioni sono avvenute e, ci sia consentito aggiungere, che non è più epoca di rimandare il tempo dell’amministrare, del mantenere impegni, del fare, ma soprattutto del fare bene», conclude la D'Amato.

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