L'incontro dei ministri degli Esteri a Munster ha compattato ulteriormente il gruppo con il messaggio da inviare a Vladimir Putin: siamo al fianco di Kiev.

Così il G7 assicura che continuerà a fornire aiuti al Paese sotto attacco per affrontare i rigidi mesi invernali.

Da Kiev, intanto, Volodymyr Zelensky ha ribadito che con il nemico, almeno per ora, non si tratta: se lo zar parteciperà al G20 di Bali, il leader ucraino diserterà il vertice.

In Vestfalia si è poi deciso che si andrà avanti con le sanzioni, per impedire alla Russia di "spezzare" l'Ucraina. Anche l'Ue resta pienamente in questa partita.

"Putin non può vincere la guerra e per questo sta distruggendo un Paese, e noi dobbiamo continuare a fornire supporto militare, economico ed umanitario all'Ucraina, oggi più che mai", ha sottolineato l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell.

Di armi il ministro degli esteri di Kiev, Kuleba ha parlato al telefono anche con Antonio Tajani: i due, ha riferito lo stesso ministro ucraino, si sono confrontati sui modi per "accelerare" la consegna dell'ultimo pacchetto italiano e sulla possibilità di un ulteriore intervento, che Kiev auspica includa sistemi di difesa aerea.

Il titolare della Farnesina ha assicurato che anche su questo fronte Roma continuerà a procedere "di comune accordo con Ue e Nato".

Perché, ha sottolineato, "non c'è pace con un'invasione e noi dobbiamo impedirla, aiutando in diversi modi questo Paese" ha concluso il ministro degli Esteri italiano.

Fonte foto: Commons Wikimedia e Pagina Facebook Antonio Tajani