Alfonso Senatore, atto secondo: il consigliere provinciale di An, nella sua lotta di moralizzazione della vita politica, lancia i suoi strali sull'assessore alla Cultura, Annamaria Armenante (nella foto in alto). Senatore riprende la nota del consigliere comunale Fabio Siani inviata al presidente del Consiglio ed al sindaco Alfredo Messina - vi si chiedeva la decadenza dell'assessore per le assenze continue alla Giunta comunale - per rinnovare la richiesta. Accuse alle quali il sindaco aveva ribattuto sottolineando che la decadenza era solo di sua competenza e che non esistevano le condizioni per un provvedimento, in quanto le assenze erano riferite alle giunte cosiddette "volanti" e non a quella istituzionale del mercoledì. «Non pensavo che il Palazzo fosse un circo equestre, dove gli assessori - ironizza Alfonso Senatore (nella foto al centro) - sono costretti a fare gli acrobati. E' grave che si continui a remunerare chi non ottempera ai suoi principali obblighi istituzionali». Secondo Senatore, è inammissibile l'omissione compiuta dal sindaco Messina (nella foto in basso), che giustifica il suo comportamento per un accordo assunto di non turbare l'impegno di avvocato di Stato dell'Armenante. Di qui ancora una volta l'invito e la diffida ad adottare il provvedimento, a suo dire più che dovuto, e la sollecitazione al Prefetto che si attivi per l'attuazione della decadenza.