Tu sei qui: PoliticaSenatore plaude all'accordo con "Polis"
Inserito da (admin), mercoledì 19 aprile 2006 00:00:00
«Dopo l'analisi sui risultati elettorali nazionali, che hanno visto la polarizzazione sui due contendenti - Prodi e Berlusconi a mo' di rivisitazione del lontano referendum sulla Repubblica o la Monarchia, è l'ora di riprendere, con ancor più intenso entusiasmo, la marcia verso le prossime amministrative che segneranno il futuro della nostra città.
Il 28 e 29 maggio non si parlerà più di Prodi e Berlusconi, ma il dilemma sarà tra chi ama Cava e vuole servirla e chi ama se stesso e vuole servirsi di Cava, per fini propri di bottega.
La città ha già bocciato i secondi, mandandoli a casa anzi tempo e relegandoli al ludibrio pubblico.
I primi, invece, si presenteranno senza forti connaturalismi particolari, e senza altrettanto forti radicamenti ideologici e di appartenenza.
Non è più l'ora per le nostalgie passate. E' l'ora invece di "Unirsi" su programmi e idee serie e fattibili, anche a costo di essere incompresi.
Ci penserà poi il tempo a fare giustizia e a darci ragione.
Tant'è vero che, da sconfitto senza pudori, la stessa identica cosa viene proposta e tentata anche da Berlusconi, che non è credibile per la sua storia, per le sue leggi ad personam, per i suoi tanti interessi contrastanti con il Paese e con i tantissimi cittadini italiani che potrebbero vivere con la tassa sulle successioni e sui profitti, applicate soltanto a lui e a tanti suoi amici arricchitisi alle nostre spalle.
Ho apprezzato moltissimo il coraggio di Gravagnuolo che ancor più mi ha convinto sulla scelta di "Città Unita".
Mentre si giocava la partita elettorale nazionale, egli era occupato ed intento solo ed unicamente al completamento del programma, mantenendo fede al giuramento prestato, che lo vede e vuole "sindaco" super partes e di tutti, sconfitti compresi, perché Cava trionfi.
La stessa identica cosa dicasi del mio amico Enzo Gallo, stratega politico locale, addestrato nelle migliori scuole democristiane dell'epoca, già ottimo consigliere comunale e assessore, che ha inferto premeditatamente un ulteriore colpo mortale al fu defenestrato e cacciato a pedate, come Tarquinio il Superbo, da Roma , ex sindaco di Cava.
Il mio fraterno amico Enzo subì con me e più di me il tradimento preordinato, ordito e consumato pochi giorni dopo l'insediamento della ex Giunta Messina.
Entrambi tentammo di fermare la follia e disonestà politica di chi nominava e pagava con i soldi dei cavesi suoi stretti collaboratori.
Non ci riuscimmo. E chi pensava di liberarsi di noi, è morituro per mano della stessa arma da lui usata.
Conosco, stimo e voglio un bene dell'anima ad Enzo Gallo con il quale creammo "Polis", ben sapendo la miserevole fine che il traditore politico, che mangiò e bevve a sbafo nei nostri piatti, avrebbe fatto.
E' giunta l'ora delle strategie e delle tattiche politiche e così come Città Unita è confluita a pieno titolo nelle file dell'Udeur di Mastella, mi auguro faccia anche "Polis".
Cava non può fare a meno di un altro dei suoi figli migliori che già ebbe a servirla e che ancora oggi intende servirla al grido di E' viva Cava».
Alfonso Senatore
Fonte: Il Portico
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