Tu sei qui: Storia e StorieAddio all'artista Andrea Celano, a Vietri sul Mare le opere immortali
Inserito da (Redazione), mercoledì 1 novembre 2017 10:04:02
Nei giorni scorsi è scomparso - dopo aver lottato contro una lunga malattia - l'artista Andrea Celano, nativo di Perito, paese del Cilento disteso lungo una dorsale collinare del fiume Alento, ma attivo anche a Vietri sul Mare, dove numerose sono le testimonianze della sua creatività. Suoi sono, in Piazza Amendola, il pannello a rilievo arricchito con mattonelle tradizionali che rappresenta Vietri e all'interno del ristorante adiacente una serie di pannelli a rilievo in cotto che riproducono i simboli architettonici di Vietri e scene di pesca. Notevole anche il rivestimento sempre in cotto del piano esposizione e la bocca del forno a legna. Fruttuoso fu il suo rapporto con Vietri e la sua scuola di ceramica. Va ricordato in particolare il sodalizio artistico e la stretta collaborazione con il compianto professore Tonino Serio.
«Era un artista innamorato della sua arte capace dei gesti più teneri per onorarla». Inizia così un ricordo del Maestro scomparso pubblicato su La Città di Salerno il 26 ottobre scorso dal giornalista, scrittore e pittore di origini irpine Aldo De Francesco. Andrea Celano era «un artista del mondo e un irriducibile "custode e ambasciatore" del borgo natio, della sua straordinaria umanità». Legato alla lingua d'origine sempre preponderante nelle sue argomentazioni, era un inguaribile «affabulatore, una forza della natura, uno spirito di libertà declamata e vissuta». Ha collezionato una serie di gratificanti esperienze artistiche da Vietri sul Mare a Roma per poi tornare ad operare a Perito «nell'antica bottega di suo padre, un fabbro, maestro nel modellare il ferro con il fuoco, per ricordare a sé stesso e a chi andava a trovarlo, ammirato della sua arte e del suo incontenibile ottimismo, d'avere ereditato da lui il dono più prezioso: la vocazione artistica». E poi conclude: «Il Sud perde un grande figlio: la sua scomparsa zittisce il mare e il vento tra i suoi ulivi».
Fonte: Il Portico
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